Calcio, tesseramento under 15: la Figc raddoppia i prezzi

di Xavier Jacobelli
Questa è un’autentica vergogna nazionale, concepita in una notte d’estate, venuta alla luce in autunno e tale da scatenare la rivolta delle società dilettantistiche del calcio italiano, con la Lombardia in prima fila.
Come, meritoriamente, denuncia stamane La Gazzetta dello Sport, con un dossier pubblicato sulla sua edizione Milano e Lombardia, a firma dell’ottimo collega Alessandro Crisafulli, si tratta di un’autentica stangata sui tesseramenti. Le conseguenze si annunciano devastanti per i bilanci già in pericolo di centinaia di società di base. Soltanto in Lombardia, sono 1.567, per complessive 11.677 squadre, 178 mila tesserati fra Lega Nazionale Dilettanti e Settore Giovanile Scolastico, 102 mila le partite giocate nella stagione 2012-2013.
Basta leggere titolo e sommario del pezzo d’apertura (“Cartellini d’oro, società furiose”; bambini e giovani fino a 15 anni: il costo del tesseramento aumenta oltre il 200%…), per rendersi conto di quanto stia accadendo.
C’è di peggio. In alcuni casi gli aumenti arrivano quasi al 300%, mentre al 253% ammontano gli incrementi dei rincari della categoria Piccoli Amici, ovvero i bambini compresi fra i 5 e gli 8 anni. Ma si può tartassare anche i bimbi in un momento come questo, con le famiglie costrette a fare i salti mortali per arrivare al dieci del mese? È questo il modo di incentivare la pratica di base?
Leggete un po’ il dettaglio della manovra e indignatevi, è il minimo che si possa fare: piccoli amici (5-8 anni), tassa da 3 a 10,60 euro (+253%); pulcini ed esordienti (9-12 anni), da 9.50 a 19,31 euro (+103%); giovanissimi e allievi (13-15 anni) da 15,50 euro a 19,31 euro (+244,6%).
E pensare che, proprio ieri, la Federcalcio ha presentato il suo bilancio sociale, iniziativa sicuramente apprezzabile e scandita da gesti e fatti concreti nella lotta a tutte le mafie, nella solidarietà ai terremotati, in ogni azione di generosità verso il prossimo intrapresa dalla Nazionale di Prandelli, ct di esemplare sensibilità.
Proprio per questo e, ricordando come Prandelli sia cresciuto da allenatore alla scuola di Mino Favini, nel settore giovanile dell’Atalanta, siamo certi sia fortemente critica la sua reazione all’invereconda stangata sui dilettanti. Questo non è un salasso: questo è un colpo che rischia di avere contraccolpi insostenibili sull’attività amatoriale.
Persino il presidente del Comitato Regionale Lombardo, Felice Belloli, si schiera contro Abete e l’organizzazione nazionale. “E’ uno schiaffo per i nostri club”, tuona, senza contare che la comunicazione degli aumenti è stata fatta a iscrizioni già registrate.
Mentre sul web impazza la petizione anti-Figc promossa dai club e, molti di questi pensano di chiedere asilo al Csi che non impone gabelle tanto inaccettabili, calciomercato.com dice due cose ad Abete: 1) questa è un’autentica indecenza. 2). Intervenga subito per abolire o, quantomeno, ridimensionare fortement, una stangata che non sta né in cielo né in terra. I bambini ci guardano. E, soprattutto, guardano la Figc.