Capistrello, quando si dice ‘Cococcia’

25 ottobre 2013 | 11:10
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Capistrello, quando si dice ‘Cococcia’

di Gioia Chiostri

Autunno vuol dire: famiglia, cena intima per poche persone, passeggiate fra le foglie venute giù, a pioggia, baciate da una natura di colore diverso. Autunno vuol dire, per la Marsica, Sagra. Dispersive, affollate, vivaci e gustose, le sagre fanno la felicità delle generazioni della nostra terra da sempre. Eppure, ce n’è una che, con queste, ha poco a che vedere.

La sagra della ‘Cococcia’ (zucca, in dialetto) è una manifestazione che dà maggior spicco e valore alla fantasia paesana. «La manifestazione, organizzata dall’Avis di Capistrello – spiega Valeria Lusi, membro dell’organo organizzativo – è giunta alla 19esima edizione e quest’anno si terrà il 9 novembre. La data viene scelta nelle vicinanze dell’11 novembre, giorno di San Martino, dal quale la festa prende spunto; più precisamente si tratta del sabato che precede questa data».

«Quest’anno per la prima volta – continua la ragazza – si terrà a Piazza Risorgimento (zona chiosco) per sfruttare le caratteristiche pittoresche di un giardino autunnale. È una festa unica nel suo genere: è nata per offrire ai bambini la possibilità di scatenare la loro fantasia nel classico intaglio della cococcia e pian piano è cresciuta di fama e notorietà, registrando ogni anno una grande affluenza da tutta la Marsica. Ha le caratteristiche di un concorso/sagra. Allo scoccare del mese di novembre, più di diecento bambini mostrano, orgogliosi e speranzosi, le loro creazioni da esporre sugli scaffali dedicati alle cococce tradizionali o su quelli dedicati alle cococce artistiche. Queste, in breve, sono le due categorie nelle quali si può decidere di partecipare».

Una vera competizione a colpi di intaglio, quindi. Le cococce inizieranno ad essere catalogate ed esposte dalle 15 del pomeriggio di sabato. Dalle 19 si potrà iniziare a degustare polenta, castagne, panini, frittelle, dolci e vino novello in attesa della premiazione finale che si svolgerà intorno alle 21. Come ogni perfetta sagra marsicana che si rispetti, inoltre, la serata sarà allietata da musica dal vivo.

«Tutti i bambini riceveranno un premio, indistintamente, – conclude Valeria Lusi – affinché si sentano gratificati al di là della posizione raggiunta in classifica. Indubbiamente tra gli scopi della serata c’è quello di sensibilizzare la popolazione alla donazione di sangue, scopo principe di tutte le manifestazioni organizzate dalla nostra associazione».

Mano alle zucche, allora: chissà che non venga fuori qualche scultura vegetale da rassomigliare alle fantasiose creazioni della ‘Food Art’. Potrebbe nascondersi un ‘food artist’ in ognuno di noi.

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