
«Il mondo accademico e la società abruzzese hanno aperto un importante dibattito sul tema di creare un sistema di collaborazione e di sinergia tra le università abruzzesi in vista della redistribuzione del fondo statale per il finanziamento ordinario alle università. Abbiamo più volte sottolineato la necessità di costruire una Federazione degli Atenei perché l’università rappresenta un soggetto essenziale per il futuro della nostra regione» – dichiara il segretario della Cisl AbruzzoMolise, Maurizio Spina.
«Fare sistema – aggiunge Spina – è importante, ma dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre, di rendere visibile e irreversibile il lavorare insieme. La Federazione degli Atenei è finalizzata al miglioramento della qualità, l’efficienza ed efficacia delle attività istituzionali e gestionali e razionalizzazione nella distribuzione delle sedi universitarie. Il sistema universitario, infatti, svolge un ruolo determinante nell’ambito dello sviluppo economico e sociale dell’Abruzzo e in un periodo di evidenti e gravi carenze di risorse economiche pubbliche, è necessario ottimizzare e puntare ai poli di eccellenza».
«Nel nuovo decreto – continua Spina – di programmazione 2013-2015, il ministro dell’istruzione ha inserito delle linee guida necessarie e fondamentali per ottenere il finanziamento come: l’accorpamento e l’eliminazione di corsi di laure sulla base del principio della sostenibilità e degli sbocchi occupazionali. E’ il tempo di superare i corsi doppioni ed a competizioni improduttive, la Regione Abruzzo deve continuare a sostenere ogni sforzo che miri alla razionalizzazione anche del sistema universitario, sostenendo tale importante processo, rafforzando e finalizzando la nuova programmazione europea 2014-2020 che fa della ricerca e dell’innovazione il punto di riferimento dei sistemi locali».
«La costituzione di una Federazione degli Atenei d’Abruzzo può essere un momento di incontro e di sinergia non solo per il mondo accademico e il mondo giovanile universitario, ma anche per determinare le prospettive della nostra Regione sul versante della innovazione e della ricerca del nostro sistema produttivo e dei servizi. Una scelta che vada oltre la mera necessità di attuare una semplice indicazione di legge ma sia l’occasione per rispondere in modo concreto ed adeguato alle sfide della modernità – dichiara Maurizio Spina – Sfide che vanno affrontate con perseveranza e prudenza ma senza timori. Le università abruzzesi devono essere capaci di fare sistema e non essere in perenne competizione, e raccordarsi con le altre istituzioni per creare le condizioni di un’alleanza tra il sistema istituzionale, politico e territoriale, aperto alle buone pratiche europee per uno sviluppo in senso ampio della comunità regionale, tanto dal lato economico, quanto da quello sociale e culturale. Poli di Innovazione, reti di impresa e servizi innovativi sono nuovi strumenti messi a disposizione anche del sistema Universitario ma che ancora fanno fatica ad affermarsi sul piano progettuale europeo».
«E’ un impegno importante da realizzare che vede nelle università i soggetti protagonisti di un cambiamento, per fornire analisi e proposte che aiutino l’intera comunità ad affrontare il nuovo che avanza, poiché sono le sedi del sapere e della ricerca» – sottolinea il professore Giuseppe Mauro, ordinario di Politica economica, Dipartimento di Economia aziendale, dell’università G. D’Annunzio.
«E’ il momento – aggiunge – di fare sistema, di avere una visione organica dello sviluppo, di crescita della partecipazione, di rinnovata collaborazione per mettere in campo strumenti legislativi regionali innovativi e protocolli d’intesa lungimiranti, richiamati nello stesso Patto di Sviluppo e nell’Accordo di Programma tra il Mse e la Regione Abruzzo».
«Non è più il tempo della dispersione ma dell’unione, della consapevolezza e della responsabilità in un contesto irto di difficoltà che ci invitano a saper raccogliere le sfide del cambiamento ed essere responsabili del futuro dei nostri giovani. Siamo fiduciosi che le idee e le proposte avanzate dal magnifico rettore dell’università D’Annunzio trovino la volontà e la forza per camminare con il pieno sostegno delle Università dell’Aquila e di Teramo e del mondo economico, politico e sociale Abruzzese» -concludono Maurizio Spina e Giuseppe Mauro.