Fondi finiti, Pd cittadino contro nazionale

Il Pd dell’Aquila sul piede di guerra contro il partito a livello regionale e nazionale e quindi contro il governo Letta: argomento, l’insufficienza dei fondi per la ricostruzione della città devastata dal sisma nel 2009 che, come sottolineato in una conferenza stampa, «sono finiti. Domani pubblichiamo l’ultimo elenco di contributi, poi i cittadini resteranno a bocca asciutta».
La protesta per ora è simbolica, con la sostituzione delle bandiere del partito nella sede e nei comitati cittadini con quelle neroverdi – i colori della città – e con un’assemblea convocata per lunedì alle 17. Ma c’è aria di mobilitazione. Contestato anche l’annuncio dei 600 milioni di euro in più per i prossimi tre anni – che si aggiungono al miliardo 200 milioni già stanziato – dato ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’abruzzese Giovanni Legnini, con il quale c’è frizione.
«Il totale è lontanissimo da quello che ci serve e per la ricostruzione pubblica non c’è un euro» ha detto l’ex parlamentare Giovanni Lolli, che nei mesi scorsi aveva chiesto a Legnini di dimettersi da deputato per subentrare al suo posto alla Camera. Lolli invita alla mobilitazione: «Qualunque cosa l’abbiamo ottenuta solo dalla protesta. Senza il casino del sindaco Cialente, la fascia da sindaco tolta e le bandiere tricolori ammainate – ha ricordato Lolli – quel miliardo e 200 milioni non sarebbe mai arrivato e anche questi ultimi 600 milioni sono arrivati solo perché facciamo casino».
«Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di inserire il nostro problema nella loro piattaforma nazionale. Il giorno dello sciopero mi auguro che questa città si fermi. Mi aspetto che Pdl e Udc dell’Aquila abbiano lo stesso nostro comportamento di protesta» ha detto ancora Lolli.
Secondo la senatrice Stefania Pezzopane, «a livello regionale pensano che stiamo alzando troppo i toni? Possono pensarla come vogliono, noi stiamo con i nostri concittadini e ne condividiamo l’angustia e la sofferenza e facciamo la nostra protesta a partire dalle bandiere».
«Abbiamo manifestato contro il governo Berlusconi, contro il governo Monti e siamo pronti a farlo anche contro il governo Letta – ha detto il segretario comunale Pd, Stefano Albano – Il fatto che il Pd ne sia parte decisiva non ci fa tentennare, saremo ancora più determinati».