
Il saldo tra aperture e chiusure di imprese, in Abruzzo, nel terzo trimestre del 2013, è pari a 166, con 1.891 iscrizioni e 1.725 cessazioni e con una crescita dello 0,11% (0,23% nello stesso periodo del 2012), inferiore alla media nazionale (0,21%). Emerge dai dati Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, secondo cui in Italia il saldo è pari a +12.934, il dato più basso degli ultimi dieci anni.
A livello provinciale, il miglior tasso di crescita, pari al +0,38% (0,39% nel terzo trimestre 2012), si registra nella Provincia di Pescara, con un saldo di 137 unità e 35.734 imprese registrate. Seguono Teramo (+0,12%, +42 unità, 36.476 imprese) e L’Aquila (+0,08%, +24, 31.023 imprese). L’unica provincia col segno meno è quella di Chieti (-0,08%, -37 unità, 46.056 imprese).
Dello stock totale di imprese abruzzesi, pari a 149.378 unità, 18.871 sono artigiane. In questo caso il saldo è pari a -508 unità (396 le iscrizioni e 504 le cessazioni), con tasso di crescita, nel terzo trimestre dell’anno, pari al -0,31%.
L’indagine fa anche il punto sulle imprese giovanili in Italia, con il 33,9% delle imprese nate intestate ad under 35. La prima provincia abruzzese a comparire nella graduatoria nazionale è quella dell’Aquila, con 3.740 imprese giovanili al 30 settembre, pari al 12,1% del totale, seguita da Teramo (4.106, 11,3%), Pescara (3.957, 11,1%) e Chieti (4.597, 10%).