Immobili Ater: arrivano i controlli per i ‘furbetti’

30 ottobre 2013 | 13:14
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Immobili Ater: arrivano i controlli per i ‘furbetti’

di Alessia Lombardo

Un protocollo d’intesa fra Regione Abruzzo, Ater e Guardia di Finanza volto al controllo della posizione reddituale e patrimoniale degli assegnatari degli alloggi di edilizia economica e popolari o di altri immobili di proprietà dell’Ater. Oltre alla tutela della legalità – aggirata da furbetti che per decenni hanno beneficiato di un’assegnazione non più dovuta, sottraendola a persone più bisognose – si punta al recupero dei crediti che l’Ater vanta da anni nell’Aquilano. Ad oggi sussistono circa 250 posizioni anomale su tutta la provincia dell’Aquila, la maggior parte focalizzata sulla Marsica. I crediti vantati dall’Ater si attestano attorno al 18/20% rispetto all’intero capitale. Nel passato i controlli consistevano nelle dichiarazioni degli stessi assegnatari che, se necessario, venivano approfondite.

{{*ExtraImg_169474_ArtImgRight_300x192_}}Firmato stamane a Palazzo Silone, il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal Governatore Gianni Chiodi, dall’amministratore unico dell’Ater Francesca Aloisi e dal Comandante Regionale della Gdf Generale Francesco Attardi, alla presenza dell’assessore Regionale alle Politiche della casa Angelo Di Paolo e del comandante provinciale della Gdf Giovanni Domenico Castrignanò.

«Nel corso degli anni – ha esordito Aloisi – la morosità è cresciuta esponenzialmente. Si tratta di una morosità colpevole, ovvero quando l’assegnatario ha la possibilità di pagare. Bisogna garantire la funzione sociale dell’Ater attraverso un percorso di riforma sociale delle case popolari». Per l’assessore Di Paolo date le riscontrate criticità e carenze urgono gli accertamenti. «Ci sono delle situazioni di carattere reddituale e patrimoniale modificate nel tempo – ha spiegato – si tratta di riportare il sistema a regole precise». Azioni volte alle legalità che, in epoca di crisi e di tutela delle risorse dello Stato e degli enti locali, aiuteranno anche a fare cassa.

{{*ExtraImg_169475_ArtImgRight_300x192_}}«Scoveremo i falsi poveri che richiedono assegnazioni senza titolo – ha sottolineato il Generale Attardi – è l’altra faccia dell’evasione fiscale. Bisogna stanare i furbetti». Il presiedente della Regione Abruzzo Chiodi ha dato una propria lettura del problema ricordando i trascorsi da sindaco di Teramo. «Le case popolari sono uno degli scandali italiani a cui non si è mai messo mano – ha tuonato – è costume della politica mirato ad ottenere consenso elettorale». «Non ero d’accordo neanche rispetto al fatto che gli assegnatari potessero comprarsi la casa – ha aggiunto – occorre un’azione di moralizzazione. Si toglie il privilegio a chi ne ha bisogno. Auspico che il protocollo venga esteso a tutta la regione».