«Nuove farmacie fantasma», Idv attacca dirigenti Regione

«I dirigenti regionali ottengono il massimo dei compensi con il minimo sforzo». A denunciarlo è il capogruppo regionale Idv Lucrezio Paolini. In particolare, secondo Paolini, «il caso delle nuove farmacie ‘fantasma’ è emblematico di come sopravvive e si alimenta senza sforzo la casta dei dirigenti regionali, che al solito, in maniera autoreferenziale, si riconosce il massimo dei compensi».
«La Giunta regionale – aggiunge Paolini – entro lo scorso gennaio avrebbe dovuto nominare una commissione esaminatrice, composta anche da due dirigenti della Giunta regionale, per autorizzare la nascita di nuove farmacie in Abruzzo e quindi favorire la concorrenza nel settore. Ma sino al mese scorso era ancora tutto bloccato a causa del rifiuto da parte dei dirigenti regionali, ad eccezione della sola dirigente del Servizio Farmaceutico, di far parte della commissione. Il motivo del rifiuto? Il decreto sulla spending review stabilisce che la partecipazione avvenga a costo zero per la Regione, quindi a guadagno zero per i dirigenti, che già percepiscono lauti compensi omnicompresivi».
«Non è mia intenzione – precisa Paolini – fare di tutt’erba un fascio, perché ci sono anche esempi di dedizione al lavoro e professionalità, ma resta il fatto che gli abruzzesi aspettano inutilmente di vedere all’orizzonte la nascita di qualche nuova farmacia. Ciò vorrebbe dire numerosi posti di lavoro in più e un calo dei prezzi. La cosa davvero scandalosa è che la Giunta regionale riconosca il massimo della produttività a tutti i dirigenti, anche a quelli che rifiutano di fare il proprio dovere, mentre il restante personale di categoria corre il rischio di vedersi decurtare i pochi fondi a disposizione».
«Ho appena depositato un’interrogazione urgente a Chiodi per chiedergli come ritiene di dover sanzionare quei dirigenti che, benché invitati a partecipare alla commissione esaminatrice, hanno finora rifiutato di farne parte e ciò nonostante saranno percettori di un salario produttivo accessorio ai massimi livelli», conclude Paolini.