
di Valter Marcone
Una mattina d’autunno sull’Aterno
uno sguardo sognante negli occhi palpitanti,
travestimenti e trasformazioni
si inginocchiano come mille visioni
con un solo palpito lungo e quieto.
Poi le fantasticherie
immerse in un mare che batte sul davanzale
azzurro di una linea lontana
d’un paesaggio sotto il sole d’autunno
che riaccende i pastelli scarabocchianti
alberi, case, campi, montagne
a grandi masse e contorni inespressi.
Tutto s’accende come un impasto timbrico
d’una sintassi tonale
che spreca le variazioni
e l’esplosione senza controllo alla fine
si cheta:
è una mattina d’autunno sull’Aterno
in una foto di ieri.
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