Bulli a scuola, coinvolti due aquilani

31 ottobre 2013 | 13:24
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Bulli a scuola, coinvolti due aquilani

di Roberta Galeotti

Individuati e denunciati dalla squadra mobile dell’Aquila quattro dei cinque presunti responsabili del grave atto di bullismo che si è verificato l’altro ieri mattina – prima dell’inizio delle lezioni e quindi in assenza dei professori – nella scuola media Dante Alighieri del capoluogo abruzzese. I ragazzi, non iscritti in quell’istituto, si erano introdotti nell’aula di una terza classe e dopo il raid erano scappati facendo perdere le proprie tracce.

Secondo quanto riferito dal dirigente della squadra mobile dell’Aquila Maurilio Grasso e dal dirigente della volante Enrico Rendesi, i presunti responsabili dell’atto di bullismo sarebbero due ragazzi aquilani e due ragazzi stranieri – uno rumeno e l’altro macedone – tutti iscritti all’Itis dell’Aquila. Due dei presunti bulli sono ex allievi della scuola presa di mira. Nella vicenda sarebbe coinvolta anche una quinta persona, che non è stata ancora individuata perché non è entrata fisicamente nell’aula dove si è verificato l’episodio di bullismo.

{{*ExtraImg_169645_ArtImgRight_300x191_}}Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dai ragazzi presi di mira, i bulli sarebbero entrati a scuola alle 8.25, confondendosi tra gli alunni, e si sarebbero subito diretti verso la classe presa di mira. In particolare, uno dei bulli sarebbe rimasto fuori nel corridoio, uno si sarebbe posizionato davanti alla porta dell’aula e gli altri tre davanti alla cattedra della classe. A questo punto i bulli avrebbero iniziato ad attuare atteggiamenti offensivi, prima con toni scherzosi, poi con azioni pesanti. In particolare i ragazzi avrebbero ordinato agli allievi di stare zitti e seduti, ma qualcuno di loro avrebbe iniziato a ribellarsi. A questo punto una ragazza sarebbe stata offesa e uno dei bulli si sarebbe avvicinato a lei minacciosamente. Un compagno, intervenuto in difesa della ragazza, sarebbe stato spintonato e buttato contro il muro. A questo punto sarebbero subentrati, sempre in difesa dei compagni, altri due allievi: uno sarebbe stato preso per il collo e l’altro sarebbe stato colpito da un pugno in volto, colpo che avrebbe provocato la micro-frattura di uno zigomo. Per quest’ultimo la prognosi dei medici è stata di dieci giorni. A questo punto i bulli si sarebbero dati alla fuga, avvisati dell’arrivo in aula di una delle insegnanti di sostegno.

La polizia ha ricostruito la vicenda ascoltando ragazzi e genitori, ma anche attraverso alcune testimonianze raccolte su Facebook.

I dirigenti della Questura hanno fatto presente che la scuola media aquilana è stata protagonista nei giorni scorsi anche di atti vandalici. In particolare, alla fine del mese scorso ignoti hanno lanciato alcuni oggetti contro la struttura e rotto le finestre di alcune aule della scuola, diverse da quella interessata dall’atto di bullismo.

Le posizioni dei bulli sono ancora da chiarire, ma tra i reati ipotizzati ci sarebbe quello di “lesioni in concorso” per tre dei cinque bulli, “violenza privata” per almeno quattro dei bulli e “interruzione di pubblico servizio” per tutti. Non si prospetta, invece, il reato di “violazione di domicilio” perché la scuola è una struttura pubblica. Dell’episodio è stata informato il Tribunale dei Minori.