Capistrello, una settimana di lutto per Giancarlo

2 novembre 2013 | 10:16
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Capistrello, una settimana di lutto per Giancarlo

di Gioia Chiostri

Una società in crisi miete vittime silenziosamente. Non si cura dei fiori estirpati, ma, continuando a crescere, li pone a margine, come palizzate memori di un periodo di buio, economico e sociale. Un’altra vittima della malattia del nuovo secolo, la mancanza di lavoro, questa volta di Capistrello. Giancarlo Persia, morto suicida lunedì scorso, nella sua abitazione, ha lasciato un grande vuoto nella comunità capistrellana.

La scomparsa dell’uomo, di soli quarantasette anni, ha mosso un sentimento di solidarietà e partecipazione al dolore. Il comune ha indetto, di fatti, il lutto cittadino dell’intera comunità locale per una settimana, «unendosi – come si legge in una nota – alla famiglia di Giancarlo in questo momento di grande sconforto».

«A seguito del tragico evento che ha colpito tutti noi profondamente – così Francesco Piacente, assessore al bilancio, ha commentato la decisione dell’amministrazione – sono sospese tutte le manifestazioni pubbliche. Il Comune però, anche in assenza della cerimonia ufficiale, ha avuto cura di rendere omaggio ai caduti con la deposizione di una corona sull’effige che li rappresenta».

Durante la celebrazione del funerale, svoltosi mercoledì 30 ottobre, anche il parroco di Capistrello ha parlato di questo triste esempio di sconfitta causata dalla società moderna: «Lo Stato – ha affermato – continua a spremere con le tasse le spugne già secche, invece di strizzare le spugne gonfie». Sconcertato anche il sindaco di Capistrello, Antonino Lusi, che ha manifestato tutto il suo dispiacere per non aver potuto evitare una «tale tragedia». Molti i messaggi di solidarietà espressi dai compaesani, tanta anche la rabbia di fronte ad una situazione di crisi generale che raschia, potendo, anche il fondo dell’umana dignità.

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