Caccia, «Stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro»

L’assessore regionale alla Caccia, Mauro Febbo dopo la riorganizzazione degli Uffici e dell’Assessorato inizia a raccogliere i frutti del lavoro svolto in questi anni. Nei giorni scorsi è stata depositata la sentenza sul ricorso presentato dall’Associazione venatoria regionale Migratoristi Italiani e altri, contro il calendario venatorio 2012-2013. Il Tar Abruzzo ha dichiarato il ricorso parzialmente inammissibile e per l’altra parte è stato rigettato.
L’associazione aveva fatto ricorso contro la Regione su alcune prescrizioni inserite nel calendario venatorio relativamente alla caccia al cinghiale, in particolare sull’assegnazione delle zone di caccia alle squadre che esercitano il prelievo venatorio di tale specie. E’ bene precisare che le prescrizioni sono state consigliate alla Regione dai tecnici del tavolo tecnico ristretto che lavorano sull’Azione B1 del Piano d’Azione di tutela dell’orso marsicano.
«Il Tribunale Amministrativo Regionale – sottolinea Febbo – ha inoltre riconosciuto che la regolamentazione della caccia al cinghiale è necessaria anche ai fini della prevenzione degli incidenti di caccia: questo è un monito alle Province che ancora non adottano alcuna regolamentazione in merito».
L’assessore ricorda che «il termine ultime per le Province per l’approvazione o l’adeguamento dei regolamenti per la caccia al cinghiale, in base a quanto previsto dagli indirizzi regionali, è il 31 dicembre. Nel mese di novembre sarà inoltre convocata una riunione con le Province, le Prefetture e le Organizzazioni professionali degli agricoltori, per far il punto sulla situazione dei danni alle colture agricole e per stabilire una strategia d’intervento per il prossimo anno».
«Anche per la Coturnice – prosegue – è stata data risposta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle attività che la Regione ha messo in campo per la conservazione della specie. Nella nota della Presidenza indirizzata al presidente della Regione, si comunica che una gestione non conforme al Piano d’azione nazionale per la specie, porterà come conseguenza l’apertura di una procedura d’infrazione comunitaria verso la regione Abruzzo. Anche in questo caso grazie al percorso intrapreso dalla Regione, in collaborazione con la Provincia dell’Aquila, l’Ispra e il mondo venatorio, sulla gestione della specie, gli uffici della Direzione Agricoltura hanno fornito una risposta adeguata agli organismi competenti».
«Intanto è stato avviato l’iter per il Regolamento regionale sugli ungulati, in particolare cervo e capriolo, che rappresenta un punto di partenza importantissimo per la caccia e l’attività di selezione per i prossimi anni nella Regione Abruzzo». E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale nell’illustrare i temi fondamentali del regolamento che sarà oggetto, nei prossimi giorni, delle osservazioni integrative da parte dei portatori di interesse.
«Il lavoro finale, che dovrà essere licenziato in breve tempo data la ristrettezza del periodo disponibile – aggiunge Febbo – sarà portato alla verifica in Commissione presso il Consiglio Regionale e successivamente sottoposto all’Approvazione del Consiglio stesso, al fine di divenire operativo per la prossima stagione. A fine novembre si svolgerà, alla presenza del Presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi, un convegno scientifico al quale saranno invitati i massimi esperti nazionali ed internazionali sulla gestione della fauna al fine di discutere sul futuro della caccia nella nostra regione, anche rispetto al rapporto con le aree protette. Tale appuntamento rappresenterà una occasione importantissima di verifica dello stato dell’arte delle iniziative, dei progetti e degli interventi strategici gestionali in corso e soprattutto sarà un momento fondamentale di coordinamento di tutto il mondo venatorio abruzzese e di confronto con le componenti esterne ed i portatori di interesse».