Cinque milioni di euro per curare gli animali abruzzesi

«Questa regione si conferma in assoluto l’eccellenza nel settore: il primo ospedale veterinario d’Abruzzo, tra i più importanti del Centro Sud d’Italia, un riferimento a livello europeo destinato alle cure di piccoli e grandi animali e alla formazione dei veterinari del futuro. Nasce così un presidio moderno, tecnologicamente avanzato e accogliente». Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo oggi alla presentazione del piano di investimenti nel nuovo ospedale veterinario di Piano D’Accio (Teramo) grazie al finanziamento ottenuto all’interno del piano nazionale sud e «al ruolo significativo e la stretta sinergia con la Regione Abruzzo».
Cinque milioni di euro per un progetto destinato dal Piano all’Università di Teramo per l’ospedale veterinario ritenuto «infrastruttura strategica regionale, individuata tra gli interventi prioritari per lo sviluppo del Mezzogiorno».
Alla presentazione hanno partecipato, oltre al governatore, il rettore Luciano D’Amico, il sottosegretario Giovanni Legnini, gli assessori regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio, docenti e studenti universitari. «Investire nella ricerca – ha aggiunto Chiodi – innalza il livello della qualità. Da oggi, formazione e pratica clinica insieme sono finalmente una realtà oltre che un’esigenza per gli studenti della facoltà di Teramo ai quali si spalancano e si rendono accessibili le porte della conoscenza e dell’esperienza pratica con un centro all’avanguardia, sia dal punto di vista infrastrutturale che dei servizi offerti». «Un’eccellenza sul piano della formazione e dell’impiego di strutture diagnostiche e strumentali, di cui andare fieri – ha sottolineato il governatore abruzzese – Un fiore all’occhiello per Teramo e per l’Abruzzo intero».
«In questa ottica – ha spiegato Chiodi – si estende lo sforzo della Regione: siamo tra le prime regioni italiane a investire nella ricerca. Certamente in un momento come questo di forte crisi dell’università italiana auspico una forte collaborazione del sistema abruzzese per lavorare insieme per un futuro migliore e per garantire maggiore competitività, razionalizzazione e riduzione dei costi. Il traguardo ottenuto oggi è il giusto riconoscimento a quanti hanno creduto nel progetto e hanno lavorato con impegno mettendo a disposizione esperienza e capacità».
«Una struttura di grande livello che va ad accrescere il patrimonio scientifico dell’Abruzzo. Il progetto rientra in una strategia complessiva, non casuale, che rispecchia la vocazione di questo territorio qualificato nel settore a livello nazionale ed europeo», ha aggiunto l’assessore al Lavoro Paolo Gatti.
Il rettore Luciano D’Amico ha sottolineato il sostegno regionale nel finanziare i dottorati di ricerca ed ha espressamente ringraziato l’assessore Gatti per l’impegno profuso in questa direzione che permetterà di avere quest’anno ben 88 dottorati di ricerca. La giunta regionale, infatti ha finanziato, nei mesi scorsi, 2,5 milioni di euro del Piano Operativo 2012/13 del Fondo Sociale Europeo assegni per l’alta formazione e per la ricerca a favore di dottorandi, dottori di ricerca e laureati. «Un dialogo positivo con gli atenei abruzzesi – ha commentato l’assessore Gatti – ci consente di sostenere le attività di alta formazione nella nostra regione, attraverso nuovi assegni di ricerca. Innovazione e ricerca restano tra le priorità della nostra azione politica».
«Il Polo Agro-Bio-Veterinario di Teramo – ha aggiunto il sottosegretario Legnini – è una realizzazione molto importante che mette insieme formazione, ricerca, innovazione e sviluppo, collocando ancor di più la Facoltà veterinaria teramana tra le eccellenze nazionali ed internazionali». «Il progetto – ha spiegato Legnini – è stato avviato nel 2010 nell’ambito del Piano per il Sud a seguito di un accordo tra l’Università, la Regione e il Governo, definitivamente approvato dal governo Letta con decisioni del Mise e del Miur nel settembre scorso». Il sottosegretario ha poi aggiunto che si tratta di un «investimento attuato nel modo giusto e nel luogo giusto, importante per la cura e la salute degli animali, per la sicurezza alimentare e lo sviluppo della zootecnia e del settore agroalimentare nel mercato globale nel quale operiamo». «Avere giovani che studiano e si formano in una struttura così all’avanguardia – ha concluso – costituisce un motivo di orgoglio per l’Abruzzo e una speranza in più per il futuro».