
Baby prostitute, ragazzine anche sotto i 14 anni, che si vendono per una ricarica telefonica: la denuncia all’Aquila da parte di un medico. «Un fenomeno drammatico legato alla crisi», riferito dal vescovo ausiliare dell’Aquila, Giovanni D’Ercole, dopo un colloquio col medico, e sul quale le forze dell’ordine indagano.
Secondo le parole di D’Ercole il medico ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine che stanno «già attenzionando e con discrezione agendo sui casi di prostituzione minorile all’Aquila». Quindi l’appello del vescovo ausiliare affinché «si incoraggino i ragazzi a parlare con gli adulti, gli insegnanti, i sacerdoti, gli educatori in modo tale che si possano prevenire certi fenomeni».
«Il disagio deve essere – prosegue il prelato – una delle più grandi preoccupazioni per noi adulti».