
di Giovanni Baiocchetti
Il nome, già di per sé, è evocativo: “freedom”, ovvero “libertà”. Libertà dalle macerie, libertà dai puntellamenti, libertà dalla zona rossa, libertà di vivere, libertà di conoscere la propria città, libertà di godere delle bellezze artistiche e architettoniche dell’Aquila. Gli studenti aquilani continuano a far sentire la propria voce e lo fanno in maniera originale: una canzone e un videoclip che denunciano la difficoltà a ripristinare un tessuto sociale “normale” in una città che, ad ormai quattro anni e mezzo dal terremoto, ancora manca del suo cuore pulsante: il centro storico.
{{*ExtraImg_170558_ArtImgRight_300x192_}}Il progetto nasce circa un anno fa, quando alcuni studenti del liceo scientifico Bafile dell’Aquila scelgono la musica per dar voce ai loro problemi, trovando il pieno appoggio dell’allora preside Natale De Angelo e delle vicepresidi Cristina Proia e Cinzia Buzzelli, appoggio rinnovato anche dall’attuale preside dell’istituto, Sabina Adacher. A loro si unisce l’associazione Studenti Aquilani Uniti. Dopo alcuni mesi di lavoro, con il prezioso contributo del regista aquilano Sergio Ciarrocca, arriva il prodotto finito: un video e una canzone, presentati ieri sera nell’auditorium Sericchi del complesso Strinella 88, in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche le autorità cittadine. Tra i presenti Giudo Liris, assessore alla Ricostruzione della Provincia dell’Aquila; Carlo Masciocchi, prorettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e Rita Vitucci, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale.
{{*ExtraImg_170559_ArtImgLeft_300x192_}}È proprio il dibattito con le istituzioni che ha animato la seconda parte dell’incontro. L’assessore alla ricostruzione Giudo Liris ha promesso ai ragazzi la realizzazione di una struttura polivalente all’interno della quale i giovani possano svolgere qualsisai tipo di iniziativa, ma ha anche sottolineato come in questo momento così particolare della storia della città le emergenze siano all’ordine del giorno. L’assessore si è detto disponibile alla collaborazione, invitando i ragazzi a produrre dei documenti contenenti proposte da discutere in Consiglio. Per il resto, lasciamo che a parlare siano la musica e le immagini.