
«A solo un mese dal ritorno del dipartimento di Ingegneria civile, Edile-architettura e Ambientale nella storica sede di Roio, la facoltà torna a riscoprire il suo ruolo di traino per l’intero Ateneo». A sottolinearlo è il consigliere comunale Stefano Palumbo.
«Superati i disagi dei primi giorni, con la riapertura della biblioteca, della mensa e del bar – argomenta il consigliere – è ripresa con grande dinamismo l’attività scientifica caratterizzata, in questa settimana, da due significativi eventi: i festeggiamenti per l’anniversario dei 40 anni del laboratorio Las.E.R. e la presentazione del nuovo Laboratorio di Ricerca per l’Ingegneria Sismica che verrà realizzato a Roio.
Un connubio tra storia e innovazione che evidenzia la solidità di una facoltà capace di superare le avversità degli ultimi anni attraverso la valorizzazione delle esperienze decennali, di cavalcare l’innovazione nei nuovi settori strategici, di integrare le attività didattiche e scientifiche con le esigenze del territorio».
«E’ evidente infatti – spiega Palumbo – che il laboratorio Las.e.r., con l’applicazione dei più recenti risultati scientifici alla conservazione del patrimonio artistico e architettonico aquilano e all’efficienza energetica degli edifici, e il Laboratorio per l’Ingegneria Sismica, che sarà dotato dell’unica Tavola Vibrante presente nel centro Italia in grado di riprodurre fedelmente lo scuotimento sismico, rappresentano oggi un’irripetibile opportunità di formazione, in grado di offrire agli studenti la possibilità di affiancare all’attività teorica un’esperienza sul campo nella ricostruzione della città dell’Aquila e dei borghi circostanti. Un valore aggiunto unico nello scenario universitario nazionale e una solida colonna su cui l’Ateneo aquilano potrebbe ricostruire un futuro degno della sua tradizione. In qualità di delegato dal sindaco allo sviluppo del polo universitario di Roio, rivolgo al professor Galeota e alla professoressa Paoletti, responsabili dei due laboratori, un particolare e doveroso ringraziamento per aver contribuito con forza e determinazione al ritorno delle attività didattiche presso la sede di Roio e per la loro costante attività di ricerca con la quale contribuiscono alla ricostruzione della nostra città».