
«L’Aquila per completare il suo percorso di cittadinanza non può avere una visione sociale frammentata ma deve avere la capacità di cogliere il tutto: centro sociali e di aggregazione a pioggia ai solo anziani poterebbe andare bene qualora la politica riesce ad investire anche su altri settori come quello dei giovani e per quel che mi riguarda, come consigliere aggiunto, su spazi di aggregazione alle associazioni straniere». Questa la richiesta del consigliere straniero al comune dell’Aquila Gamal Bouchaib.
«Nel programma elettorale del sindaco 2007 -2012 e quello anche del 2012 -2017 era sottolineato la creazione di luoghi di aggregazione per le associazioni straniere (e sono oltre sei) che operano volontariamente in città ma ora senza sedi di prospetta un percorso difficile per tutti stranieri e aquilani perché chi cercava di aiutare questa gente ora ha detto basta: se il sindaco non prende il caso a cuore, la città perderà quella goccia di aiuto all’integrazione rimasta in città dopo l’abbandono della regione e della provincia».
«Confido – conclude il consigliere – nella sensibilità del sindaco e dell’assessore al ramo Di giovambattista per trovare soluzioni urgenti ma in caso contrario sarò a fianco alla mia gente».