
Quando l’inverno bussa alle porte (e conosciamo il suo modo tutto ‘aquilano’ di giungere a raffreddare umori e sensazioni), a render piacevoli ed a inebriare le serate c’è, solitamente, il ” Vin Brulé “.
Semplice nella sua sostanza ma ampiamente generoso per storia e legami culturali di cui possiamo secondo tesi affermare la sua nascita al periodo Romano, quando il suo predecessore “Il Vino Speziato” era di largo consumo e le spezie servivano a conservare meglio il vino. Successivamente fu elaborato corretto e arricchito di particolari dai Frati grandi conoscitori d’erbe e spezie.
Ha numerose proprietà benefiche poiché è Corroborante, Riscaldante e Disinfettante. Storicamente in Francia era chiamato “Il Vino Dei Poeti di Strada”, proprio perché essi trovavano in questa bevanda, nelle lunghe serate invernali, il giusto conforto e ispirazione.
Gli ingredienti: un Litro di Vino rosso e corposo come ad esempio il Sangiovese, 2 stecche di Cannella, 200 grammi di Zucchero, 8 Chiodi di Garofano, un Arancio ed un Limone, la sua semplice preparazione si sviluppa così: Sbucciando prima l’Arancio ed il Limone privando la buccia della parte bianca, successivamente poi in una pentola a lati alti mettere i chiodi di garofano e le stecche di cannella, unire il vino rosso e 200 grammi di zucchero e le bucce dell’arancia e del limone, mescolare il tutto per sciogliere gradualmente lo zucchero, portare in ebollizione per qualche minuto e mescolare con un cucchiaio di legno.
Il Vin Brulé è una bevanda poco alcolica poiché con l’ebollizione parte del suo contenuto d’alcol evapora e, quindi, ben si adatta alle esigenze di tutti coloro che non tollerano bevande troppo in là con i gradi.