
«Per dare garanzie ai pazienti, agli operatori e agli animali stessi, occorre riconoscere esplicitamente e disciplinare l’ippoterapia come tecnica
riabilitativa integrativa, erogabile dal servizio sanitario nazionale, così che tutti i bimbi malati possano beneficiarne». Ne è convinta l’onorevole
Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, che ha presentato, presso il centro di
terapia psicologica con animali “Fienile animato” di Cambiago (MI), il suo progetto di legge in materia, intitolato “Norme sulla riabilitazione
con il cavallo”.
«L’ippoterapia – ricorda la Brambilla – è da tempo considerata un valido supporto terapeutico in varie patologie soprattutto dei bambini. Ma occorre
disboscare la giungla di iniziative non sempre controllate e controllabili, fissare standard e dare certezze a tutti, a cominciare da chi ha bisogno
della terapia.
Un conto, infatti, è la relazione ludico-ricreativa con il cavallo, che certamente è fonte di benessere. Altro è un progetto
riabilitativo personalizzato al quale lavora un gruppo di specialisti con competenze diverse, sottoposto ad una rigorosa verifica periodica dei
risultati raggiunti.
La mancanza di standardizzazione e più in generale delle garanzie offerte da una legge-quadro nazionale può allontanare da
questa opportunità terapeutica molti pazienti che ne trarrebbero grande giovamento: bambini autistici o affetti da paralisi cerebrale infantile o
comunque da patologie di tipo motorio e psichico, ma anche adulti vittime di traumi».