
di Claudia Giannone
Sembrava solo una voce di corridoio, una frase scambiata con gli amici, una strana sensazione che aleggiava in Italia come una nebbia leggera, ma adesso la conferma è arrivata: il calcio sta morendo. Il calcio vero, vissuto, amato: tanti episodi hanno fatto pensare a questa triste fine dello sport più amato al mondo, ma ciò che si è visto oggi nell’incontro di Prima Divisione Salernitana-Nocerina ha confermato tutto.
Dopo venticinque anni, torna il derby tra le due squadre campane, il cui rapporto è stato a lungo minato dagli scontri tra le tifoserie. Nel corso del ritiro prima dell’incontro i tifosi rossoneri hanno raggiunto la propria squadra, minacciando i giocatori e imponendo loro di non scendere in campo per disputare l’incontro.
Il tutto sarebbe nato dalla rabbia per il divieto di trasferta imposto ai supporters stessi della Nocerina ed emanato per evitare ulteriori scontri. Ma la decisione, evidentemente, non è stata ben accetta.
Nel momento delle minacce, i tifosi avrebbero affermato “O ci siamo anche noi, o non dovete esserci neppure voi”. Nonostante tutto, i giocatori hanno deciso di raggiungere l’Arechi, comunicando di non voler scendere in campo. Dopo le rassicurazioni da parte del questore di Salerno, però, la squadra ha deciso di fare il suo ingresso in campo, soprattutto per questioni di ordine pubblico. La situazione all’esterno dell’Arechi, in effetti, si stava facendo davvero calda.
Ma nei primi cinquanta secondi di gioco, senza mai superare la metà campo, i giocatori della Nocerina hanno iniziato a gettarsi a terra, chiedendo di essere sostituiti. E anche dopo i tre cambi disponibili, lo show è continuato: i rossoneri continuavano a finire a terra, fingendo infortuni, rimediando cartellini rossi a catena e lasciando la squadra con soli sei giocatori. Durante l’incontro, come se non bastasse, un aereo ha sorvolato lo stadio Arechi con uno striscione: “Rispetto per Nocera e per gli ultras”.
L’arbitro, a quel punto, è stato costretto ad interrompere il match, tra lo scompiglio generale, mentre il direttore sportivo si è attivato per comunicare le dimissioni di tutti i dirigenti della Nocerina. Sulla decisione dei giocatori di piegarsi alle minacce della tifoseria, sicuramente, ha influito anche il tipo di campionato in corso che non espone la squadra a retrocessioni in vista della serie C unica del prossimo anno.
Da una parte, ora, i tifosi della Salernitana chiedono di ottenere la vittoria a tavolino per 3-0, oltre ai soldi dei biglietti restituiti; dall’altra, a Nocera, è stata grande festa: “Tutti in piazza a festeggiare, ha vinto il popolo nocerino”.
Ennesimo scandalo del calcio. Colpa degli ultras, colpa delle leggi che stanno logorando sempre di più questo sport. Non c’è una sola colpa, non c’è un solo fatto: è stato un mix perverso che ha portato alla rovina di questo pomeriggio.