Dirigente Regione: «Andiamo tutti in galera»

12 novembre 2013 | 15:29
Share0
Dirigente Regione: «Andiamo tutti in galera»

«L’ufficio di Sulmona é stato coinvolto per la parte amministrativo-contabile ma non mi sembra che siano state commesse infrazioni. Sono tranquilla del nostro lavoro e convinta che anche la giustizia alla fine ci darà ragione». Lo ha detto Rosa Giammarco questa mattina a Sulmona, la responsabile dell’agenzia di promozione turistica del capoluogo peligno è arrivata in ufficio alle 11.30 per presenziare la perquisizione ancora in atto da parte del corpo forestale.

Alla richiesta più particolare se avesse in mente qualche spettacolo o qualche iniziativa che avrebbe potuto creare secondo gli inquirenti qualche violazione, ha risposto che «non mi sembra che ci siano particolari episodi se non uno spettacolo che è stato allestito in occasione della Fiera del libro di Torino al quale ha partecipato anche Michele Cucuzza». Rosa Giammarco ha quindi precisato che potrà recarsi regolarmente sul luogo di lavoro e che l’obbligo di dimora ha effetto solo nelle ore notturne.

«Andiamo tutti in galera», così diceva al telefono la dirigente della Regione Abruzzo Rosa Giammarco all’assessore De Fanis, ripetendo il concetto più volte. L’attenzione degli inquirenti si é focalizzata sulle vicende del Salone di Torino, durante il quale l’assessore, al telefono con la segretaria, rivela che «Stiamo al Caffè Torino, ho offerto io una bottiglia di champagne». E la Zingariello risponde: «Come al solito tu…». «E che devo fare amore mio? Mò vedo di pagarla con la carta della Regione, viene 130 euro la bottiglia…». Di contro la segretaria: «Eh bé, pagala con quella della Regione…». «Eh, a me piace fare così…», prosegue De Fanis: «Purtroppo chi nasce signore e dispendioso… è così…». «Scusa ma pagala con quella della regione almeno una volta…», ribatte la segretaria. Poi in dialetto De Fanis: «Io e te passem li guai, se stem uniti gli frecliem tutt: quadagnem quindici spendém vent…».

Nel corso delle indagini poi si scopre che l’Associazione Abruzzo Antico dell’assessore ha pagato anche le camere d’albergo degli amici, o che tra le hostess pagate c’é la baby sitter della segretaria Zingariello, o il solito preventivo gonfiato per gli opuscoli promozionali.