Legali De Fanis: «Non corretta ricostruzione»

12 novembre 2013 | 17:39
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Legali De Fanis: «Non corretta ricostruzione»

Arrestato senza aver preso materialmente un euro. E per una sola promessa di tangente accertata di 1.150 euro. E’ quanto emerge dalla lettura del dispositivo che ha portato alla custodia ai domiciliari dell’assessore alla cultura della Regione Abruzzo del Pdl Luigi De Fanis. Il reato però, come spiegano a Palazzo di giustizia, si consuma con la semplice promessa. L’episodio concussivo é relativo alla vicenda del Salone del Libro di Torino, perché per il Premio Nascimbeni non sono stati disposti fondi.

«In merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa e riguardanti fatti di rilevanza penale contestati al dottor De Fanis, si precisa che mai alcuna tangente o altra illegittima dazione è stata percepita dal mio assistito». Lo scrive il legale di Luigi De Fanis, Domenico Frattura.

«Quanto contestato all’assessore è infatti frutto di una non corretta ricostruzione dei fatti che verranno chiariti nelle sedi opportune – scrive il legale – Negli ambienti regionali è noto a tutti con quanta parsimonia e oculatezza il dottor De Fanis abbia amministrato il poco denaro a disposizione del suo assessorato; così com’è noto come fosse costume dell’assessore pagare di tasca propria molte delle spese sostenute in relazione allo svolgimento della sua attività istituzionale, senza neppure chiederne il rimborso. In attesa e nella certezza di poter chiarire ogni addebito, il dottor De Fanis esprime piena fiducia nell’operato della Magistratura».