
«E’ opportuno fare chiarezza sulla posizione ufficiale dell’amministrazione regionale – spiega in una nota l’assessore regionale al personale Federica Carpineta -. E questo va fatto proprio oggi perché domani si discute al tavolo sindacale la questione della retribuzione legata ai risultati dei dirigenti. Sia chiaro che la volontà politica è di non distribuire neanche un euro in più, rispetto all’anno precedente, ai dirigenti regionali.
Nelle precedenti riunioni del tavolo è già stata verbalizzata la mia richiesta di accantonare le eccedenze del fondo del risultato dei dirigenti e, quindi, di non distribuirla tra gli stessi, cosicché non ci sia alcun incremento delle somme destinate ai singoli dirigenti rispetto all’anno precedente. Inoltre abbiamo ridotto del 35% il numero delle posizioni dirigenziali, cosa mai avvenuta prima.
Poter utilizzare, in parte, quel risparmio per incrementare il fondo della retribuzione di produttività dei dipendenti regionali che hanno visto, al contrario, la propria retribuzione decurtata, è giusto, è opportuno ed è auspicabile. Nelle prossime ore, su proposta della maggioranza, verrà depositata in Consiglio Regionale una apposita legge per destinare al fondo accessorio dei dipendenti le eccedenze del fondo della dirigenza derivanti dai processi di riorganizzazione, che in gran parte abbiamo già attuato.
Mi auguro vivamente – continua l’assessore – che questo percorso legislativo possa raggiungere un esito positivo. Nel mentre, val la pena precisare che il fondo accessorio viene costruito secondo le regole del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro). Non è nella facoltà della Giunta Regionale né dell’assessore pro-tempore disdire il CCNL o modificarne gli effetti. Ma il tavolo di contrattazione con i sindacati può decidere sicuramente di accantonare l’eccedenza del fondo della dirigenza in attesa di verificare di poterne utilizzare una parte o tutta per i dipendenti del comparto. Da parte mia devo ricordare che dal 2008 a oggi la spesa per il personale è diminuita da 92 a 78 milioni di euro.
Abbiamo risparmiato 14 milioni di euro di pubblico denaro, grazie anche al blocco del turn-over e a altre scelte fatte con coraggio da noi, non ultima quella di non fare infornate di personale soprattutto in vista delle elezioni. Devo ricordare anche che il Consiglio Regionale ha già approvato, nel 2011, su proposta della Giunta Regionale, una legge per distribuire il salario accessorio secondo criteri di meritocrazia ed efficienza. Quella legge è diventata operativa dal 2013. E dal 2014 gli Abruzzesi ne vedranno i primi effetti. Devo anche ricordare che questa Giunta Regionale, su mia proposta, ha già approvato la legge di riforma della nostra macchina burocratica. Il testo della proposta di legge regionale di iniziativa della Giunta è, da più di un anno, all’attenzione del Consiglio Regionale, accompagnata dai pareri favorevoli dei sindacati e delle altre parti sociali.
Mi piace ricordare – conclude la Carpineta – che quella proposta di legge innovativa punta alla efficienza, alla flessibilità, alla formazione continua e alla valorizzazione del personale e, non per ultima, alla trasparenza, secondo i criteri più avanzati. Voglio infine precisare, non tanto per difendere l’operato della Giunta e della Direzione risorse umane quanto, soprattutto, a tutela della dignità dei signori dipendenti regionali che, dalla soppressione di ARSSA, APTR e Abruzzo Lavoro ad oggi, nessun dipendente ha bivaccato o si è smarrito senza meta negli uffici regionali. Tutti sono assegnati alle Direzioni regionali con regolare contratto ed hanno lavorato al massimo delle possibilità, continuando così a fare il proprio dovere».