Edilizia scolastica, tra buchi neri e finanziamenti

13 novembre 2013 | 20:12
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Edilizia scolastica, tra buchi neri e finanziamenti

«Un piano condiviso con gli enti locali, sia per la messa in sicurezza che per la costruzione di nuovi edifici scolastici, con la certezza di risorse adeguate e stabili nel tempo». E’ questa la richiesta principale avanzata oggi dall’Anci in Commissione Istruzione della Camera, che ha sentito i Comuni nell’ambito di un’indagine conoscitiva sull’ edilizia scolastica in Italia.

«Abbiamo presentato alla Commissione una memoria – ha spiegato la rappresentante dell’Anci Cristina Giachi, assessore all’ educazione del Comune di Firenze – nella quale viene evidenziato non solo l’attuale quadro dell’edilizia scolastica e dei finanziamenti, ma anche i ‘buchi neri’ nei quali si perdono o si inceppano i meccanismi di finanziamento».

A partire dai cosiddetti Piani stralcio, varati per sostenere economicamente territori colpiti da calamità naturali. «A tutt’oggi – ha sottolineato Giachi – quelle risorse non sono state totalmente erogate, sebbene gli stanziamenti risalgano al 2010. Ma di ‘buchi neri’ ce ne sono altri, a partire dai complessi strumenti finanziari per l’erogazione: é il caso dei 38 milioni della direttiva del Miur del 2013, un esempio paradigmatico di come sia necessario un deciso snellimento delle procedure».

Ed è anche il caso dei 150 milioni stanziati con il decreto del Fare: «una cifra esigua rispetto all’enormità del bisogno che ha causato 3300 richieste, delle quali solo 690 sono state finanziate».

Secondo la rappresentante dell’Anci «è proprio la sproporzione tra stanziamenti e bisogni reali a generare quella lentezza nelle procedure per l’assegnazione dei fondi che rappresenta un ulteriore ostacolo».