Pioggia, pronte richieste stato calamità naturale

13 novembre 2013 | 15:01
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Pioggia, pronte richieste stato calamità naturale

Destano di nuovo preoccupazione le condizioni della diga di Penne (Pescara), con il livello dell’acqua cresciuto a causa delle incessanti piogge. La diga potrebbe essere aperta nel primo pomeriggio e il fiume Saline potrebbe nuovamente risentirne. Si teme, tra l’altro, anche una fuoriuscita naturale di acqua dal lago, ma nella zona interessata non si trovano abitazioni.

Intanto i sindaci di Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo (Pescara) si apprestano a richiedere alla Regione Abruzzo il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

I sindaci di Penne e Città Sant’Angelo hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado anche per domani, mentre a Pescara si deciderà nel pomeriggio.

Le situazioni più critiche si registrano a Montesilvano e Città Sant’Angelo, dove il fiume Saline, ieri sera, è esondato in più punti.

Le ordinanze di evacuazione delle abitazioni ricadenti nei pressi del fiume restano per ora in vigore. Le aree di raccolta sono state allestite in parcheggi, scuole e palasport, ma per ora è difficile quantificare le persone che hanno abbandonato le case, considerando che in tanti hanno passato la notte in macchina o da parenti.

Da una prima ricognizione sembrano ingenti i danni: decine di aziende, attività commerciali e abitazioni sono state invase dal fango. Ieri sera un camion, percorrendo una strada nei pressi del fiume interdetta al traffico, è finito in acqua. Per recuperarlo è stato necessario l’intervento di un mezzo anfibio dei Vigili del fuoco. Illese le due persone che erano a bordo.

Tra i problemi registrati anche l’allagamento di un campo di giostrai in via Cavallotti a Montesilvano, a pochi metri dal fiume Saline. Non sono mancate persone che, sfidando l’acqua alta anche un metro, hanno tentato di mettere in salvo gli oggetti di valore. Per tirare fuori i mezzi e le giostre l’intervento di Vigili del fuoco e Polizia municipale è andato avanti per tutta la notte.

Ancora disagi a Pescara, con strade allagate e criticità soprattutto nella zona di Portanuova. Rimarranno chiuse almeno fino a domani le golene Nord e Sud e il Comune ha anche disposto per precauzione la chiusura per due giorni della riserva Dannunziana. L’amministrazione comunale sta valutando l’attivazione del Centro operativo comunale (Coc), perché da sabato è prevista una nuova e intensa ondata di maltempo.

Allagamenti di abitazioni al pianterreno, scantinati e aziende si registrano in tutta la provincia, così come smottamenti, piccole frane e strade impraticabili. In tilt i centralini dei Vigili del fuoco, che stanno smaltendo le tante richieste di intervento in coda.

TOLLO CHIEDE STATO DI EMERGENZA PER TROMBA D’ARIA – A seguito degli episodi legati al maltempo anche il Comune di Tollo ha chiesto lo stato di emergenza. Lo afferma in una nota lo stesso Comune. Lunedì – si legge nella nota – il paese è stato investito da una tromba d’aria, che ha interessato soprattutto la zona nord-est. La furia del maltempo è fortunatamente durata solo una mezz’ora, ma tanto è bastato per provocare danni a tetti, alberi e pubblica illuminazione. Per questo motivo, la giunta tollese, che si è riunita ieri, ha deciso di approvare una delibera con la quale palazzo di città fa richiesta a Regione e Governo dello stato di emergenza.

«Un atto dovuto – spiega il sindaco Angelo Radica – al quale farà seguito anche un incontro, in programma per il prossimo lunedì, durante il quale raccoglieremo tutte le segnalazioni a riguardo. Siamo fiduciosi, anche se non ci facciamo illusioni vista la condizione di gravità nella quale, a causa del maltempo, versano numerosi territori comunali».

GIULIANTE:«PICCHI DI 250mm DI ACQUA PIOVANA» – «A causa delle avverse condizioni metereologiche di questi giorni, la Protezione civile regionale ha visto il proprio personale impegnato in azioni di monitoraggio e di intervento soprattutto nelle province di Pescara e Teramo, particolarmente colpite (nelle ultime 36 ore ci sono stati picchi di oltre 250 mm di acqua piovana) e che hanno avuto problemi di dissesto idrogeologico». A renderlo noto è l’assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante.

«A Teramo e Pescara – spiega l’assessore – è stato attivato il C.c.s. (Centro Coordinamento Soccorsi) mentre per i rimanenti Comuni interessati all’emergenza maltempo, i C.o.c (Centro Operativo Comunale) hanno svolto l’indispensabile azione di supporto. C’è stata l’esondazione del fiume Vomano che è straripato nelle zone di Basciano e Castelnuovo con circolazione critica sulle strade provinciali con casi di isolamento di alcuni centri abitati come Pietracamela, Intermesoli, Prati di Tivo e San Donato. L’esondazione del fiume Vomano ha interessato inoltre l’abitato di Scerne di Pineto».

«La struttura di Protezione Civile che ha attivato le organizzazioni di volontariato in collaborazione con il C.c.s di Teramo e la Prefettura di Pescara mediante l’intervento del personale dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, delle Forze dell’Ordine e le strutture tecniche dei comuni interessati – ha aggiunto Giuliante – ha consentito interventi puntuali e tempestivi con un’attività che ha visto impegnati H24 volontari e nucleo di coordinamento. Nella giornata odierna si continua a monitorare il territorio che è ancora oggetto di criticità. L’ultima nella Teramo-Mare ha comportato la chiusura dello svincolo di Bellante ed interventi del Genio Civile richiesti dall’Anas ed autorizzati dal Prefetto sul fiume Vomano. Anche a Città Sant’Angelo continua a permanere lo stato di allerta e vengono continuamente monitorate le condizioni dei fiumi Piomba e Saline. Sul livello di allerta la Sala Operativa Regionale si sta relazionando con le zone ad alto rischio e sta veicolando propri uomini e mezzi per gestire le emergenze segnalate».