L’Aquila, la scienza oltre le macerie

14 novembre 2013 | 17:15
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L’Aquila, la scienza oltre le macerie

L’Aquila è una «vera e propria ‘città della conoscenza, in cui prima del terremoto del 2009 il settore universitario rappresentava il terzo pilastro dell’economia cittadina» e che potrà ricevere un nuovo impulso grazie al ruolo di un centro di ricerca internazionale come il Gran Sasso Science Institute (Gssi). Con queste parole, contenute in un messaggio inviato nel capoluogo abruzzese, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha commentato l’inaugurazione dell’anno accademico del Gssi, la nuova scuola di dottorato internazionale e centro di studi avanzati dell’Aquila, attivata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) come suo Centro Nazionale e finanziato dal Governo e dalla Regione Abruzzo.

«Sono certo – si legge nella nota del presidente del Consiglio – che il Gran Sasso Science Institute avrà un forte impatto sulla città, proiettandola nel futuro con l’attrazione di studenti italiani e stranieri e rafforzando i legami con il mondo produttivo. Il Gran Sasso Science Institute saprà essere un tassello fondamentale della rinascita dell’Aquila, che è una grande questione nazionale».

Rivolgendosi poi ai dottorandi, Letta ha scritto: «Siete la promessa di un futuro possibile per questo territorio. Un futuro radicato nell’apertura internazionale e capace di attrarre talenti da tutto il mondo, dato che il 50% delle domande di ammissione è giunto dall’estero e che dei 36 allievi selezionati per questo primo anno di attività numerosi sono gli stranieri». Una «promessa del futuro, aggiunge, che sarà mantenuta grazie alla collaborazione con università dell’Aquila, Scuola Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Imt di Lucca.

«Vorrei inoltre ringraziare – si legge infine nel messaggio – tutte le istituzioni del territorio, l’Ocse, che fin dal 2009 ha dato un importante contributo, e i membri del precedente governo che hanno seguito il progetto, a partire da Fabrizio Barca. Ma il mio più grande ringraziamento va all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, alla professionalità e all’eccellenza dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso».

In occasione dell’inaugurazione del primo anno accademico del Gran Sasso Science Institute il premio Nobel per la Fisica e senatore a vita Carlo Rubbia, che è anche uno dei docenti del Gssi, ha tenuto la [i]lectio magistralis[/i] “La scienza nel XXI° secolo”.

All’evento sono intervenuti Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico; Fabrizio Barca, ex ministro della Coesione territoriale; Fernando Ferroni, presidente dell’Infn; Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo; Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila; Paola Inverardi, rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e Guido Martinelli, Direttore della SISSA.

«È una giornata magnifica: un progetto che sembrava un sogno diventa oggi realtà – ha commentato il direttore del Gssi, Eugenio Coccia – I nostri primi 36 allievi sono stati selezionati a partire da 552 domande, sono dei giovani talenti arrivati dall’Italia e dall’estero per studiare e formarsi all’Aquila al Gssi, attratti anche dall’approccio interdisciplinare che abbiamo dato al nostro Istituto. È un segno straordinariamente positivo per la città e per il sistema di alta formazione in Italia». «Il Gssi rappresenta un’occasione per favorire l’arrivo all’Aquila di giovani brillanti e intraprendenti – ha aggiunto il presidente dell’Infn Fernando Ferroni – e l’Infn è totalmente impegnato per il successo di questa iniziativa, perché siamo convinti che il futuro del Paese sia nella conoscenza, e che il rilancio della città possa essere fortemente stimolato dalla nascita di un polo scientifico di eccellenza, nascita favorita anche dalla presenza nel territorio di centri già affermati e di prestigio, come i nostri Laboratori Nazionali del Gran Sasso e l’Università dell’Aquila».

Il Gssi è una scuola di dottorato internazionale e un centro di studi avanzati attivato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare come suo Centro Nazionale e finanziato dal Governo Italiano e dalla Regione Abruzzo. La proposta formativa del Gssi, improntata alla contaminazione di interessi e di metodologie tra le varie discipline, si articola in quattro percorsi: fisica delle astroparticelle, matematica nelle scienze naturali, sociali e della vita, informatica e studi urbani. I dottorati si svolgono congiuntamente con la SISSA di Trieste (fisica e matematica), la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (studi urbani) e l’IMT di Lucca (informatica). Gli studenti di questo primo anno sono in totale 36, di cui 14 donne e 22 uomini, e provengono oltre che dall’Italia, da Brasile, Colombia, Francia, Russia, Georgia, Germania, India, Iran, Macedonia, Pakistan, Regno Unito e Turchia.