‘Alti & Bassi’ al Ridotto del Teatro

15 novembre 2013 | 11:10
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‘Alti & Bassi’ al Ridotto del Teatro

Ancora un appuntamento con la rassegna ‘Autunno in musica‘ proposta dalla associazione ‘I Solisti Aquilani‘. In scena – domenica 17 novembre alle 11 al Ridotto del Teatro Comunale – gli ‘Alti e Bassi‘, per un concerto colmo di sorprese con cinque voci di gran classe: i più qualificati portabandiera italiani delle esecuzioni a cappella in ambito pop. Una prassi che nella tradizione più antica della musica occidentale era diffusissima e che consiste in esecuzioni a voci sole, cioè senza accompagnamento strumentale.

Apprezzati da Paolo Conte, questi cinque signorini solo voce (Andrea Thomas Gambetti, note alte e falsetto; Alberto Schirò, voce tenore e pop; Paolo Bellodi, note alte, medie e falsetto; Diego Saltarella, note da tenorissimo e Filippo Tuccimei, note basse e contrabbasso) hanno poco da invidiare ai Manhattan Transfer & Co. Tre cd alle spalle, eccoli ora in una infinita Medley passare da Disney a Bach, da Mina a Chopin, da Carosone a Verdi, con allegra, spregiudicata disinvoltura musicale.

Gli Alti & Bassi si contraddistinguono nel panorama vocale italiano non soltanto per il loro talento, ma per l’innata teatralità con cui consacrano ogni loro esibizione. Per quanto i titoli potrebbero indurre a pensare che si tratti di “musica leggera”, in realtà gli Alti & Bassi riescono brillantemente a rendere omaggio alla tradizione. Forti del proprio talento, si sono resi portatori sani di una forma musicale classicheggiante riservata in genere ad un pubblico di nicchia, ma che con loro si può “prescrivere” a tutti coloro che, affetti da idiosincrasia verso il genere “classico”, nutrono comunque una sana curiosità nei confronti di quanti hanno fatto del proprio bagaglio di studi un’opportunità da riservare ad un pubblico più eterogeneo.

Chi abbia avuto la fortuna di apprezzarne il talento, rammenta come il gruppo sappia muoversi sul palco con simpatia e disinvoltura, una versatilità fuori dal comune capace di regalare esibizioni istrioniche, ma costantemente in equilibrio. Naturale pensare come possano avere tratto ispirazione dal “quartetto Cetra”, ironici e trasformisti pare siano stati citati quali “l’emanazione nazionale e giovanile del modello Manhattan Transfer”. Sta di fatto che offrono a chi li ascolta stimoli continui e forse anche una sottile confusione sui confini tra musica leggera e musica colta.