In Abruzzo sempre meno fiori d’arancio

16 novembre 2013 | 08:37
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In Abruzzo sempre meno fiori d’arancio

I fiori d’arancio in Abruzzo faticano a sbocciare. Nel 2012 nel territorio regionale sono stati celebrati 4.061 matrimoni, con una flessione del 4,2% rispetto ai 4.883 del 2008. Il dato è tendenzialmente in linea con la media nazionale: in Italia i matrimoni lo scorso anni sono stati 207.138, con un calo del 4%. Gli abruzzesi, inoltre, non hanno alcuna fretta di convolare a nozze. L’età media del primo matrimonio è di 33,8 anni per gli uomini e 30,9 anni per le donne. Anche in questo caso l’allineamento con il dato nazionale è quasi perfetto: in Italia infatti di diventa mariti a 33,8 anni e mogli a 30,8. I dati emergono da un’indagine dell’Istat, che parla di una tendenza alla diminuzione dei matrimoni in atto dal 1972.

A livello territoriale, prendendo in considerazione la provincia di residenza della sposa, la regina dei fiori d’arancio è Chieti, dove sono stati celebrati ben 1.111 matrimoni, di cui 759 religiosi e 352 civili (31,7%). Pescara si difende con 997 unioni, di cui 635 religiose e 362 civili (36,3%). A L’Aquila i matrimonio sono stati 888: 604 religiosi e 284 civili (39,2%). La cenerentola dei matrimoni è quindi Teramo, con 859 unioni, di cui 604 religiose e 255 civili (29,7%). La media dei matrimoni civili nelle province italiane è pari al 38,2%.

Per quanto riguarda lo stato civile degli sposi, nell’11% dei casi i matrimoni sono tra divorziati e nubili (5.7% in Italia), nel 5.7% tra divorziate e celibi (la media nazionale è del 4.6%), nel 7.5% tra divorziati e divorziate (il dato italiano è 3.6%), nello 0.3% tra divorziati e vedove (0.2%), nello 0.7% tra divorziate e vedovi (0.5%).

Non sono rari i matrimoni con coniugi di nazionalità diversa: nella maggior parte dei casi ad essere straniera è la sposa, sono infatti pochissimi i casi di nozze con sposo non italiano. Nell’88,4% dei casi (85,2% in Italia) gli sposi sono comunque entrambi italiani, solo nell’11,5% dei matrimoni c’è almeno uno straniero nella coppia(14,8%). In particolare nell’8,1% (7,9% in Italia) lo sposo è italiano e la sposa è straniera e solo nell’1,9% dei casi (2,1%) la donna è italiana e l’uomo straniero.

La maggior parte dei matrimoni, 2.794, ovvero il 68,8% (68,9% in Italia) avviene con separazione dei beni, mentre la parte restante, cioè 1.267 matrimoni, con comunione dei beni.