Favoreggiamento immigrazione clandestina, una condanna

18 novembre 2013 | 19:21
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Favoreggiamento immigrazione clandestina, una condanna

di Claudia Giannone

La Corte d’Appello dell’Aquila ha condannato una donna di origine cinese alla pena di otto mesi di reclusione e 7500 euro di multa con pena sospesa, confermando la sentenza emessa dal Tribunale di Teramo.

La donna, all’epoca dei fatti, in qualità di amministratrice di un opificio tessile di San Nicolò a Tordino, secondo l’accusa avrebbe impiegato alle proprie dipendenze diversi cittadini cinesi, anche minori di 14 anni, sprovvisti di qualsiasi documento e di permesso di soggiorno e alcuni anche destinatari di provvedimento di espulsione. Avrebbe violato, pertanto, le leggi sull’immigrazione, favorendo la presenza degli stessi nel territorio italiano e occupandoli presso l’opificio di sua proprietà.