
di Raffaella De Nicola
Non mi ricordo niente, pure pe’ andà a fa la spesa devo mettere il navigatore, ti puoi immagina pe’ andà a porta castello. Ci arrivo trafelata ma mia sorella non ci sta MMMMHHHHHH che palloni. DRIIN DRIIN – ma dove sei che so’ tre ore che ti sto aspetta????
Ma se sto qua, ma sei cretina?
Ma qua DOVEEEE?
Qua vicino al Terminal.
Ma perché secondo te Porta Castello sta vicino il terminal, ma sei cretina quella è Porta Bazzanooo! Ma che dici?? fa l’esaurita io sto a Porta Castello che sta vicino piazza d’Uovo.
TU STAI FUORI come un balcone urlo mò te lo dico io: devi andà a via cefalo dei colantoni, arrivi a Gatto Silvestro con la facciata spiaccicata, poi a piazzetta delle favole (ma non era tavole???) scendi a via Cassina, quello che gira come un pollo arrosto alle parallele non puoi sbaglià, vai a via Accursio dove ci sta la casa di Buccio di Ramarro, salutame Braciolò, comprati i salami che so’ bboni, vai per via zara, quello dell’abbigliamento, passi sotto porta Cartello, ti avvicini a pizzetta margherita ed entri aju Boss a do te fai pane e frittata, finisci ‘sta giornata e [i]bella satolla[/i] te ne vai a via dei giardini
AH AHAH – mi sganascio- mo’ ho capito mi stai a prende in giro e tutta furbetta butto i dadi vado a imprevisti caccio parco delle vittorie, metto gli alberghi e siccome non mi fido mi compro pure via roma.
Ma stai a giocà a Monopoli?
Si, sto a giocà a Monopoli, perché tu che stai a fa?
Ma io sto a parlà seriamente e tu stai a gioca’ a Monopoli! Vediamoci a l’Aquilone quello lo sai dove sta no?
Come no ci sta pure Mario che insegna a un MUSP mò perde il Cas e va a abita’a un MAP.
Ma Mario chi?
Tuo cugino intontita!
Ma perché c’abbiamo un cugino che si chiama Mario?
SIII abitava vicino la stazione ferroviaria!!!!
Ma perché ci sta la stazione a L’Aquila?
Certo non lo vedi quel vagone che va a Sulmona?
Cioè quello non è un cartone animato, è una stazione vera?
Senti mi hai scocciato sai che tico A soreta!!
Scusa ma non sei tu mia sorella?
O Tio è vero. Va be’ ci sentiamo domani che è meglio, ma prima FATTI VEDERE.
Cioè ti richiamo domani?
Ma che hai capito? FATTI VEDERE da un medico. E SBAAAM riattacca
Forse però qualcosa non va realmente, ho poche idee e ben confuse.
Pure l’altro giorno ho portato mia figlia ai 4 cantoni in centro ma non ci stava NESSUNO allora l’innocente mi ha guardata stramba e ha fatto Mammina bella ma dove mi hai portato? Figlietta bella ai 4 cantoni l’AVEVI DETTO TU NOOO??? Siiii ma a BAZZANO devi anda’!!!! Allora me so’ scapicollata, tutta issterica, per la Bazzano-Salerno-Reggio Calabria, ho inciampato a quella bella curva che mi ha ributtato indietro e mi sono ritrovata di nuovo sotto casa al punto di partenza, OHIBO’!
E poi martedì mi hanno pure arrestata, oltraggio a pubblico ufficiale, ma se so’ sbagliati, non hanno capito.
Stavo a Roma bella bellina ed era tutto così strano, la gente rifrollava da tutte le parti i negozi stavano sulle strade non dentro i centri commerciali PAZZESCO le case erano abitate, il centro non solo era illuminato ma non era neanche transennato ASSURDO e poi non giravano con i caschi INCREDIBILE e METAFISICA PURA non era vuota anche se era sabato. Stavo stranita forte, questo è vero, mi ferma un poliziotto perchè c’ho la pupilla tutta dilatata di fronte ‘sto ben di Dio e mi chiede nome cognome città ma perché secondo lei abito a una città? Faccio. Certo sta scritto qua e mette la mia patente sotto il muso ma così vicino che siccome so’ presbite non vedo niente e l’ho scambiata pe’ ‘na ricetta di facioli. Quando m’ha detto che ho una città, sono una cittadina, cioè sono come lui come loro come gli altri, (ecco perché pago le tasse u- g- u- a- l-e- ) e quindi per cui poscia ho pure qualche diritto e non solo tutti ‘sti benedetti doveri che mi tritano, SIGH SIGH ho iniziato a frignare dalla contentezza e mi ci sono buttata addosso perché gli volevo bene come a zio Ninnittu però lui non ha capito niente e si voleva stacca’ e si voleva pure portà dietro la ricetta dei facioli e io allora mi sono arrampicata ancora di più sulla sua divisa e lui pensava che stessi entra’ in coma etilico e m’ha portato dentro.
Poi quatta quatta, dopo che ho chiamato discretamente l’avvocato, AVVOCAAAA’ ve’ ecco che tengo un problema, con le ‘recchie basse e gli occhi da cocker me ne sono tornata a casa a fare una cenetta leggera leggera per consolarmi: gnocchi con sugo di castrato, pecora alla cottora che stava a coce dal giorno prima brusscchette con aglio di Sulmona, quello bbono, arrosticini, genzianella pe’ digeri’, non se sa mai, perché anche se me so scordata tutto di ‘sta città che se chiama, ottio com’è che se chiama?, mi ricordo benissimo quant’è bbona la pecora alla cottora che me magno a tutte l’ora. E mentre con i pensierini vagavo fra le nuvolette e gli uccellini uno sciroccato è entrato in casa, allora ho allungato intrepida la padella AARRRRGGGGHHHH gliel’ho sbattuta più e più volte in faccia, co’ tutti sti furti con me capitano proprio male ‘sti delinquenti, l’ho graffiato dovunque gli so’ saltata addosso come catwoman e mentre me lo lavoravo ben bene è spuntata da sotto il suo quasi cadavere una carta ottio no ottio si oh cappero ma questo è Giacomino di Equitalia. E porca paletta, ma non je poteva piglia na bbotta di amnesia pure a Equitalia, no eh? Lui mi guarda e prima di svenire confuso e contuso, non sa più dove sta, farfuglia “vado a vede’ ste stengo ‘mpiazza” ed io commossa, partecipe, contrita, pentita gli tengo le mani e faccio “giacchè ci vai, vai a vede’ se ci stengo pure io e se la trovi ‘sta benedetta piazza digli di non spostarsi più perché io non trovo più niente Fra’!”
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