L’Aquila, bilancio lacrime e sangue

19 novembre 2013 | 17:33
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L’Aquila, bilancio lacrime e sangue

di Antonella Calcagni

Il Paese è allo sbando. Sono prevalentemente i Comuni, costretti a bilanci lacrime e sangue, a tirare la carretta, contribuendo al risanamento dello Stato. I sindaci, però, non ci stanno e a livello nazionale, tramite l’Anci, sottoscrivono un documento che suona come una dichiarazione di guerra.

Doppiamente penalizzato il Comune dell’Aquila, che porta a casa un taglio di 7 milioni di euro per il 2014; una enormità, frutto anche di un fraintendimento, visto che nel conteggio sono stati inclusi i soldi della ricostruzione. Una beffa che non può essere sanata, se non a livello legislativo, secondo quanto scritto in una nota dal direttore generale del ministero.

Il sindaco Massimo Cialente, mentre l’assessore al Bilancio Lelio De Santis dà i numeri della catastrofe, lancia una bomba: «Credo che il Pd si stia avviando verso il suicidio visto che sta facendo la politica dettata dal governo Berlusconi». Il disimpegno di Cialente come democrat è palpabile: “[i]io non mi suiciderò[/i]”, dice.

De Santis è molto chiaro: «se non cambierà qualcosa saremo costretti ad aumentare le tasse e a licenziare nelle spa. Forse si agirà sulla tassa che prenderà il posto della Tarsu, la trise». Il discorso dell’assessore e del sindaco tende a dimostrare che la riduzione delle tasse a livello nazionale è solo un [i]bluff [/i]per scaricare tutto sulle spalle dei comuni e far crocifiggere i sindaci.

Il taglio in vista di 7 milioni per il 2014 fa il paio con quelli operati progressivamente nel 2008 (385 mila), 2009 (265 mila), 2010 (241 mila) e 2011 (3 milioni) per un totale di quasi 17 milioni complessivi.

C’è poi il capitolo dei rimborsi mai effettuati eppure inseriti in bilancio: è il caso della prima e seconda rata Imu, pari a 3 milioni 260 mila e 1 milione 764 mila la seconda. Ci sono, inoltre, i 26 milioni di minori entrate post sisma che devono ancora essere percepite. Tutti sono pronti a scendere in piazza. Si vedrà.