Cronaca

Lite con ferimento finale

Nel pomeriggio di ieri, 18 novembre, il titolare di un'attività commerciale ha dato l'allarme al 113 della minaccia subita da un suo dipendente. Due gli aggressori, armati di coltello.

La polizia è giunta immediatamente sul posto, trovando tre uomini di nazionalità romena che discutevano animatamente, uno dei quali era stato ferito alla mano sinistra. Dalle dichiarazioni dei testimoni e delle persone coinvolte, gli operatori sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti.

Due uomini, G.C. di 39 anni e S.M. di 43 anni, hanno aggredito nel locale dell'attività commerciale, B.D., 22 anni, a causa di un acceso diverbio. Secondo la ricostruzione, G.B. avrebbe estratto un coltello e avrebbe aggredito il giovane. Questo, per difendersi, avrebbe invece afferrato la mano armata dell'aggressore, in modo da procurarsi la ferita.

Il terzo uomo avrebbe cercato di dividere i due, ma poi, accortosi della ferita procurata al ragazzo, avrebbe preso l’arma e, uscito dal negozio, se ne sarebbe liberato, nascondendola. I due uomini di nazionalità romena sono stati condotti negli uffici della questura, mentre il ragazzo aggredito è stato portato in ospedale per le cure.

La lite, inoltre, sarebbe scaturita dal fatto che l’aggressore avrebbe accusato il ragazzo romeno dell’allontanamento della sua figlia minore, la quale non rincasava dalla sera di sabato, mentre la vittima negava tale circostanza sottolineando che con la ragazza non aveva alcun rapporto. Nel corso dell’attività finalizzata alla ricostruzione dell’evento, l’uomo che si trovava in compagnia dell’aggressore ha ammesso di aver occultato il coltello e spontaneamente ha condotto la polizia sul luogo dove avrebbe gettato l’arma, consentendone il ritrovamento.

L’arma, un grosso coltello da cucina, è stato posto sotto sequestro. Al termine dell’attività l’aggressore, G.C. è stato deferito all’autorità giudiziaria per lesioni aggravate poiché procurate con l’uso di un’arma e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.