Maltempo Abruzzo, chiesto stato di emergenza

20 novembre 2013 | 13:53
Share0
Maltempo Abruzzo, chiesto stato di emergenza

La richiesta di dichiarazione di stato di emergenza per l’Abruzzo è sul tavolo del Governo per il tramite della Protezione civile nazionale. L’annuncio è stato dato oggi dal presidente della Regione Gianni Chiodi e dall’assessore alla Protezione civile Gianfranco Giuliante, dopo aver constatato la presenza di danni, soprattutto nei comuni costieri, a seguito delle alluvioni della settimana scorsa.

Presidente e assessore hanno illustrato la situazione nel corso di una conferenza stampa, confermando che «ancora una volta alcune zone del territorio regionale hanno mostrato criticità idrogeologiche». Il riferimento è ai comuni costieri che più di tutti, in Abruzzo, hanno subito i danni delle alluvioni della settimana scorsa.

Sull’entità dei danni non ci sono ancora cifre, ma Chiodi e Giuliante hanno detto di «aver chiesto ai comuni interessati di fare al più presto una stima dei danni riportati per avanzare richieste di indennizzo. Le Province faranno da coordinamento e raccolta dei dati».

La dichiarazione di emergenza porta con sé una serie di problemi di tenuta dei conti nei bilanci di Comuni e Province e su questo punto il presidente Chiodi è stato categorico: «sarà indispensabile una deroga al patto di stabilità se veramente si vuole permettere agli enti locali di operare per ristabilire le condizioni di sicurezza». «Di questo – ha aggiunto – se ne è già discusso in sede di Conferenza delle Regioni. Ci auguriamo che questa volta il governo non bari come ha fatto per l’emergenza neve del 2012, quando invitò enti locali e Regioni a presentare la stima dei danni e sul tavolo delle amministrazioni delle aree colpite arrivarono pochi milioni di euro».

Sull’emergenza che sta investendo la Sardegna, Chiodi e Giuliante hanno annunciato che «L’Abruzzo ha messo a disposizione della Protezione civile nazionale mezzi e risorse umane per ogni evenienza». «E’ il caso di ricordare – ha detto Giuliante – che quella della Sardegna è catalogata come ‘emergenza C‘ e dunque gestita direttamente dalla Protezione civile nazionale. Abbiamo messo a disposizione di Gabrielli 8 idrovore, 1 torre faro, 1 cucina da campo, 2 gommoni per 20 posti, di cui uno utilizzabile per trasporto barelle, 1 tenda per allestimento mensa e 60/80 volontari pronti a partire per la Sardegna».