
«L’Europa non aspetta le inerzie del Centro Abruzzo. Nell’incontro di sabato scorso a Raiano, sul tema “Riprendiamoci il futuro” non abbiamo purtroppo potuto cogliere segnali interessanti dal dibattito e dalle conclusioni dello stesso. Abbiamo però,riscontrato per bocca del sindaco di Pratola e poi quello di Sulmona, quantomeno la volontà, benché insufficiente a porre le basi dello sviluppo del Centro Abruzzo, di andare a costituire con la partecipazione anche di Sulmona, la grande, Unione della Valle Peligna, per costruire un bacino demografico di almeno 40/50 mila abitanti». Così si esprime la voce referente del Movimento ‘Ripensiamo il territorio’, Giovanni Natale in un comunicato.
«Resta chiaro comunque che l’ Unione non risolve i nostri problemi al contario della Fusione che porterebbe incentivazioni di centinaia di milioni di euro per tutti i nostri problemi inerenti la Sanità, il Turismo, le Infrastrutture, l’agrialimentare, la Scuola, la prevenzione idroegeologica e sismica e darebbe funzionalità allo sviluppo. L’auspicio è, quindi, che si proceda speditamente ad approntare i relativi atti amministrativi, visto che entro la fine dell’anno é prevista la scadenza dettata dalla Regione Abruzzo per le unioni, e non si stia facendo la solita melina. Restiamo in attesa che il Sindaco di Sulmona Ranalli, sia finalmente conseguente con i suoi programmi che attendono da 6 mesi e le sue ultime dichiarazioni, deliberando il “Gruppo di Coesione Territoriale” . Esso dovrà cominciare a fare progetti comuni su vasta area e verificarne l’attinenza con il Bilancio 2014/2020, unica possibiltà di avere aiuti. Per il resto non c’é un solo euro ed é quindi ineludibile la scelta della fusione e grande é la responsabilita che ci si assume, come amministratori e classe politica, se si ritarda ancora e si arriva impreparati come per i Fas e i Fondi europei, per fare un paio di esempi deleteri».