Riunione Ater, Cialente: «Ecco perché non c’ero»

Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente scrive una lettera indirizzata all’amministratore unico Ater, all’assessore regionale ai Lavori Pubblici e al direttore generale Ater, sulla questione dei container Ater.
A beneficio di una maggiore comprensione, l’ufficio stampa del Comune dell’Aquila precisa che «con una precedente nota del 12 settembre, il sindaco chiedeva ai vertici Ater, di concedere in comodato d’uso gratuito al Comune i container di Valle Pretara, dopo il trasferimento dell’ente nella nuova sede, per soddisfare le richieste di spazi da parte delle tante associazioni aquilane. I vertici dell’Ater hanno convocato sulla questione, in data odierna, una riunione con l’assessore regionale Giuliante e alcuni consiglieri regionali, a cui il sindaco ha declinato l’invito, spiegandone le motivazioni nella lettera».
Di seguito il testo integrale della lettera.
[i]Gentilissimi, seppur rammaricato di dover rinunciare al piacere di salutare l’assessore Giuliante, i consiglieri Regionali Giorgio De Matteis, Luca Ricciuti e le SS.VV., sono costretto, in nome di principi istituzionali e di “moralità” dell’azione politica e amministrativa, a declinare l’invito a partecipare all’odierna riunione per decidere sull’utilizzo dei container siti in Valle Pretara (ex sede Ater). [/i]
[i]Non Massimo Cialente, ma il sindaco dell’Aquila, a nome della municipalità, ne ha fatto richiesta per far fronte alla pressante domanda di associazioni e istituzioni che chiedono spazi, e alle quali il Comune dell’Aquila sta cercando di dare risposta secondo una graduatoria stilata con criteri di impatto sociale e di urgenza. La lettera che ho inviato alle SS.VV. era tra l’altro giustificata nella richiesta, dal fatto che in questi anni, il Comune dell’Aquila si è fatto carico di tutti i problemi dell’Ater, sia quelli derivanti dai pesanti ritardi della ricostruzione, sia per le problematiche alloggiative indipendenti dal sisma, come nel caso di Via dei Verzieri. Impegno, questo, oneroso, carico di responsabilità personali per il Sindaco, volto anzitutto ad assistere decine e decine di nuclei familiari, ma anche per un senso di collaborazione istituzionale che purtroppo non vedo nell’Ater. [/i]
[i]A riprova di quanto scrivo è che nella mia proposta parlavo di addivenire ad un comodato d’uso proprio in considerazione delle spese che il Comune sostiene per i residenti Ater abbandonati a sé stessi. Prendo atto che così non è. Non posso partecipare all’odierna riunione perché, di fatto, essa, priva di qualsiasi aspetto istituzionale, appare come un incontro tra i “maggiorenti locali” in una sorta di spartizione di spazi e locali.
Un incontro istituzionali sarebbe stato tra Comune dell’Aquila, assessore ai Lavori Pubblici e Ater. Altre figure, seppur persone squisite, non hanno alcun senso a partire dall’assessore alla Protezione Civile o, peggio, semplici consiglieri Regionali.[/i]
[i]Resto fermo nella mia richiesta di affidamento in comodato d’uso al Comune dell’Aquila di quei locali. Se, al contrario, verranno spartiti tra esponenti locali della Regione, il Comune, in via di principio, in nome di un modo corretto di amministrare la cosa pubblica, preferisce non partecipare. Trovo, comunque, tutto questo che sta avvenendo, frutto di una visione privatistica del Bene Pubblico, quella visione che ogni giorno fa scemare sempre di più la fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle Istituzioni.[/i]
[i]Massimo Cialente[/i]