Caffè letterario nel Parco del Castello

22 novembre 2013 | 11:07
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Caffè letterario nel Parco del Castello

di Antonella Calcagni

Farà da [i]pendant [/i]all’auditorium di Renzo Piano nel parco del Forte Spagnolo il “caffè letterario” la cui localizzazione è stata finora itinerante. Continua l’omaggio alla geometria: mentre l’auditorium di Piano è costituito da una serie di cubi, la nuova struttura temporanea sarà invece a forma ottagonale in legno [i]multicolour [/i]proprio come l’opera del maestro genovese.

Precisamente il nuovo “solido” sarà realizzato sulla piattaforma già esistente di forma circolare all’interno del Parco del Castello. La novità è stata resa nota dai tecnici comunali presenti in occasione della seduta della Terza commissione Territorio che si è occupata della destinazione dei fondi della legge regionale 41, meglio nota come legge De Matteis del dicembre 2011 e di altri fondi per il sociale quali i 2 milioni di euro della legge Meloni ancora fermi in attesa che il Comune decida cosa farne tornando probabilmente indietro sulla realizzazione di un nuovo contenitore nell’area della Rivera.

Fra gli interventi della legge 41 spiccano i due centri polifunzionali per le [i]new town[/i] di Bazzano e Paganica2 per un milione 700 mila euro; una somma esagerata per lo stesso De Matteis che ha auspicato una rimodulazione in sede di approvazione in Consiglio comunale non solo dei fondi della legge 41 ma anche di tutte le altre risorse destinate al sociale sulla base di un riepilogo delle opere realizzate nel post sisma sia destinate al sociale che allo Sport.

Il caffè letterario è finanziato con una somma pari a 400 mila euro che in un primo momento era stata “pescata” dalla legge de Matteis, poi invece è stata attinta da una donazione del Monte paschi di Siena. In un primo momento era stato ubicato nell’area di San Bernardino, spostato poi nell’area di San Basilio, per traslocare, sempre virtualmente, nel Parco del Castello.

A volere l’opera erano stati gli studenti aquilani del liceo classico Cotugno che avevano lamentato la carenza di spazi di aggregazione. La notizia della nuova localizzazione ha suscitato l’ira di Giorgio De Matteis sottolineando che non è possibile realizzare ancora opere temporanee a 5 anni dal sisma, «basta con gli interventi a “piffero”», ha tuonato.

«Voglio sperare che siano poste in essere al più presto misure tese a rendere definita la destinazione urbanistica dell’auditorium – ha chiosato il consigliere De Matteis – se non sarà fatto agiremo per nostro conto».