Snam, «La Regione si muova»

22 novembre 2013 | 15:50
Share0
Snam, «La Regione si muova»

«Due anni fa, il 18 ottobre 2011, il Consiglio Regionale d’Abruzzo ha approvato alla unanimità una risoluzione di contrarietà al progetto Snam che prevede la costruzione del grande metanodotto “Rete Adriatica” e la centrale di compressione di Sulmona in aree altamente sismiche e di elevata qualità ambientale». A comunicarlo sono i Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona.

«Alcuni mesi dopo, il 14 febbraio 2012, sempre con voto unanime, il Consiglio Regionale – si legge nella nota – ha approvato una seconda risoluzione con cui si impegna il presidente Chiodi a trasmettere al Governo nazionale il parere contrario sull’opera e quindi a negare l’intesa con lo Stato. Vista l’inerzia della Giunta regionale, il Consiglio ha quindi approvato due leggi: la numero 28 del 19 giugno 2012, dichiarata successivamente incostituzionale e la numero 14 del 7 giugno 2013, la quale prescrive che, prima di installare sul territorio regionale centrali di compressione a gas, deve essere effettuato uno studio particolareggiato sulla risposta sismica locale, attraverso specifiche indagini geofisiche, sismiche e litologiche di dettaglio».

«Ma anche questa seconda legge – prosegue la nota – è stata impugnata dal Governo nazionale per presunta incostituzionalità perché la Regione introducendo una disciplina di dettaglio per le centrali di compressione a gas suscettibile di porre limiti stringenti alla stessa localizzazione di centrali di compressione di interesse nazionale, finisce per impedirne la realizzazione su larga parte del territorio regionale. L’opposizione del Governo nazionale è paradossale perché si vorrebbe che la installazione di centrali di compressione avvenisse a scatola chiusa, e quindi senza studi preventivi, quando tutta la legislazione nazionale e regionale punta ormai sulla prevenzione sismica. C’è da aggiungere, inoltre, che tali studi sono previsti dallo stesso parere V.I.A. che il Governo ha recepito con un proprio decreto».

«Fabrizio Galadini, uno dei maggiori esperti – si legge ancora nella nota – nel campo degli studi sismici e responsabile dell’Ingv dell’Aquila, ha dichiarato che la posizione assunta al riguardo dal Governo “è una sciocchezza”, frutto di “ignoranza intesa come incultura”. Poiché in questi due anni la Regione Abruzzo non ha ancora trasmesso al Governo nazionale la sua contrarietà, la questione Snam tornerà in Consiglio Regionale il 26 novembre attraverso una proposta di risoluzione già sottoscritta da numerosi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza».

«La proposta – conclude la nota – impegna il presidente della Regione a trasmettere, senza ulteriori indugi, al Governo nazionale il parere contrario della Regione Abruzzo e fa voti affinché il Governo nazionale ritiri l’impugnazione alla L.R. numero 14/2013 e dia attuazione alla risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati del 26 ottobre 2011. Per discutere di tutto questo è stata indetta un’assemblea pubblica per lunedì 25 novembre alle ore 18 presso la Comunità Montana Peligna alla quale tutti, cittadini e istituzioni, sono invitati a partecipare».