
Lettera aperta dell’Unione degli Studenti all’assessore alle politiche sociali Emanuela di Giovambattista sulla questione della costituzione della Consulta Giovanile.
Di seguito il testo integrale della lettera.
[i]Carissima assessora, l’UdS, Unione degli Studenti, è una associazione di ispirazione sindacale che da ormai quasi vent’anni opera sul territorio nazionale ed ha la sua articolazione nella città dell’Aquila con l’obiettivo di rappresentare e tutelare le esigenze materiali ed immateriali degli studenti medi, e in generale di tutti i soggetti in formazione. Gli strumenti di cui ci dotiamo all’interno degli edifici scolastici sono molteplici e si intersecano tra loro in maniera fitta, dalla vertenzialità con gli organi di competenza scolastica alle campagne tematiche sul territorio. Come associazione riconosciuta in ambito cittadino cerchiamo di costruire nel mondo dei saperi un tessuto compositivo ampio, che leghi la quotidianità di ogni singolo studente alla sua principale funzione, far crescere la propria terra ed essere principale artefice delle sue modificazioni future. Lavoriamo perché L’Aquila diventi un laboratorio politico ampio, che faccia della scuola un presidio di partecipazione attiva e democrazia diretta.[/i]
[i]Proprio per questo vorremmo accogliere la sua disponibilità a discutere in modo ampio con tutto il vario fronte di rappresentanza e di associazionismo studentesco, e porre in discussione alcuni punti che riteniamo fondamentali per cominciare a costruire la sintesi tra scuola ed istituzioni locali senza che ciò comporti pericolo di strumentalizzazione, come già in passato è accaduto. Nell’ottica della costituzione di una Consulta Giovanile pensiamo che debba avere massima centralità la discussione sui problemi dell’Aquila.[/i]
[i]Al contrario, per quanto riguarda il metodo con cui è stata resa pubblica questa notizia, abbiamo avuto modo di notare un interesse nell’evidenziare un investimento politico del centrodestra sugli studenti aquilani. Non accettiamo che la discussione in Consiglio Comunale sia condotta riproducendo logiche di parte secondo le quali un percorso di rivendicazione partito dal basso viene mascherato come un processo verticale, in questo caso operato dal centrodestra cittadino. Infatti gli studenti aquilani, in tutte le loro forme e varietà di espressione e di rappresentanza, hanno sempre espresso il bisogno di accantonare il concetto “spaziale” della politica, cercando di interpretarne un’elaborazione plurale, necessariamente disomogenea, ma capace di essere motore di sintesi creativa in termini di contenuti e buone pratiche.[/i]
[i]Per noi è fondamentale affermare che se il percorso di avvicinamento ad un passaggio politico di questa portata viene impostato sulle solite modalità su cui da anni gli studenti esprimono contrarietà, è evidente che già in partenza questo percorso si rivela fallimentare. Vogliamo trasparenza, e quindi l’utilizzo di linguaggi diversi sulle interazioni tra studenti e istituzioni. Non è il centrodestra che punta sui giovani, ma sono i giovani che da quattro anni pretendono risposte dal Comune dell’Aquila, e quindi anche dalla sua componente di centrodestra. Su questo punto, assessora, accogliamo la Sua disponibilità, espressa mediante un comunicato, a discutere in maniera diversa e cogliamo l’occasione per cominciare. [/i]
[i]L’Aquila non è una città che investe sui giovani. Negli anni successivi al terremoto a livello istituzionale è stato impossibile registrare provvedimenti che possano inquadrare in generale il complesso problema dell’aggregazione giovanile, questione che a sua volta si riproduce nello schema ancora più ampio delle soluzioni da elaborare per una ricostruzione che metta al centro l’impegno e l’importanza delle fasce sociali come i soggetti in formazione e i lavoratori. Il ricambio generazionale, che nelle scuole è un meccanismo che continua incessantemente, per le istituzioni deve rappresentare una sfida: più passa il tempo, più è difficile ricomporre il binomio tra la crescita dei giovani e la crescita del territorio.[/i]
[i]Non vogliamo essere la generazione che non ha motivo di sentirsi parte integrante della propria terra. Il percepirsi in funzione del territorio in cui si vive non è mai un valore che ha senso per motivi di nascita, al contrario, si basa su un bagaglio di esperienze, tradizioni e cultura che si sviluppa e cambia nel tempo, e che un ragazzo deve sentirsi in grado di modificare, anche solo nei dettagli. In questo momento, anche a causa delle scelte politiche operate sulla pelle dei giovani aquilani nel contesto di una città in difficoltà, essi non si sentono, e in gran parte non sono in grado di produrre questo cambiamento. Ciò comporta una valutazione estrema, che ricorre sempre in ognuno di noi: andare via.
Questa valutazione però non ci ha impedito di scendere in piazza in questo autunno, di vivere le scuole come centro propulsore di una didattica diversa da quella frontale, che si rivelasse interattiva e partecipativa, condotto tutti insieme lo sforzo di estendere i nostri orizzonti di lotta con passione ed impegno. La battaglia per un nuovo e diverso welfare scolastico, fatto di servizi gratuiti, comodato d’uso dei libri di testo, trasparenza sulla contribuzione volontaria è e sarà una nostra priorità all’interno della discussione in Consulta. [/i]
[i]Abbiamo evidenziato le contraddizioni della città in modo maturo, e nel renderle note abbiam delineato le nostre proposte. Invitiamo il comune a mantenere il bagaglio di reti politiche e territoriali intrecciate con la candidatura della nostra città a Capitale Europea della Cultura, abbiamo rivendicato trasparenza nello sblocco e nell’utilizzo dei fondi destinati agli studenti. La grande battaglia che stiamo conducendo per una diversa aggregazione giovanile, che tuteli gli studenti in quanto artefici del proprio tempo libero e degli spazi da utilizzare per esso sia a livello progettuale, sia a livello gestionale, sia nell’individuare le funzioni specifiche di tali spazi. Non possiamo accontentarci di piccoli provvedimenti, dobbiamo cambiare complessivamente il sistema dobbiamo farlo subito, con un significativo investimento politico ed economico su quei saperi che pretendono la libertà di avere spazio nella società e la dignità per sentirsi ed essere fondamentali per la ricostruzione della nostra città.[/i]
[i]Abbiamo creato momenti di confronto con le istituzioni nonostante il nodo irrisolto di un’inaccettabile assenza di risposte concrete, di cui in passato sono stati compartecipi anche coloro che adesso si stanno spendendo per creare questo percorso di rappresentanza sul quale vanno a nostro parere fatte delle precisazioni per chiarezza. Dubitiamo, in linea con la posizione di altre associazioni del territorio, che questo organo sia la risposta complessiva ad un problema così grande, anche perché mantiene anch’esso alcune problematiche da trattare. È infatti difficile pensare, per come è stato presentato, che tale schema di rappresentanza possa essere inclusivo e democratico, e che in definitiva non diventi una sovrastruttura. Inoltre non sono ancora chiare le modalità di selezione dei rappresentanti ed il metodo di scelta da parte del Consiglio Comunale sui cinque ragazzi da eleggere nominalmente. Tuttavia siamo convinti che un organo istituzionalmente riconosciuto, se non contaminato dalle logiche clientelari e di interesse, possa essere utile nell’ambito di una precisa, rigorosa, e indipendente programmazione.[/i]
[i]Avremo il tempo di valutare come si produrrà la discussione all’interno dello stesso, ma nel caso in cui questa Consulta sia costretta a vivere la doppia contraddizione della corsa al posizionamento e della legittimazione delle scelte del Comune, anche di quelle invasive e sbagliate, esprimeremo la nostra contrarietà.[/i]
[i]L’UdS L’Aquila coglie l’occasione per esprimere la propria posizione e per cominciare a restituire la centralità ai temi cardine delle rivendicazioni degli studenti, e nel porgerLe un caro saluto, resta a disposizione per ulteriori riflessioni, ulteriori spunti politici, ulteriori azioni concrete per la città dell’Aquila.[/i]
[i]Unione degli Studenti[/i]