Nessun duello De Santis-Moroni

26 novembre 2013 | 14:16
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Nessun duello De Santis-Moroni

di Antonella Calcagni

Dopo il vespaio di polemiche del week-end, ci si sarebbe aspettati, da una parte, un confronto all’americana, una sorta di duello De Santis-Moroni; oppure, all’opposto, una stretta di mano pubblica con la benedizione del sindaco. Invece, nessuna delle due cose: in conferenza c’è stata solo l’interpretazione autentica delle parole dell’assessore De Santis (che aveva puntato il dito contro il dilettantismo sfoggiato fin qui nella gestione del compendio Case).

«Il dilettantismo di cui parla De Santis è in riferimento all’aspetto tecnico legato alla lettura sbagliata dei contatori. Il suo non era un attacco politico e lo ha chiarito anche questa mattina in Giunta». Poi si sceglie il capo espiatorio di turno, che in questo caso, solo per aver ficcato il naso nella faccenda, è l’assessore regionale Gianfranco Giuliante. Sullo sfondo di questa sterile polemica dunque c’è la corsa alle elezioni regionali. Proprio il clima elettorale potrebbe avrebbe spinto De santis a fare il primo della classe, Giuliante a gridare alla crisi di giunta e Moroni a replicare per la prima volta contro “la macchina del fango” lanciata contro la sua persona e stanarlo sulla sua volontà di candidarsi alle regionali, magari attraverso le primarie.

Il più maltrattato, come si diceva non è stato l’assessore De Santis, ma l’assessore Giuliante: «ha sbagliato bersaglio – ha esordito Moroni – Si sveglia ogni tanto dal suo torpore per dimostrare di esistere. Lui, che ricopre ruoli importanti senza mai essere stato eletto, neanche in una assemblea di condominio, si adopera nel tentativo maldestro di spaccare la Giunta confondendo perfino i canoni con le bollette».

Moroni poi ricorda di non essere assolutamente il predecessore delle della nuova delega di De Santis sul Progetto Case. «Quella delega – ha spiegato il sindaco Cialente – è stata costruita su misura proprio per uscire dallo spezzatino sulla gestione del compendio case perché nella vecchia maniera ogni dirigente e ogni assessore aveva solo una visione della sua microcompentenza, invece per gestire il Case c’è bisogno di una visione d’insieme». La tesi dunque è che De Santis non poteva riferirsi a Moroni che non aveva il complesso di quelle deleghe, ma solo una parte.

Sempre Moroni ha poi colto l’occasione per sottolineare la volontà di mettersi a disposizione del partito per le regionali. «Io non mi tiro indietro – spiega professandosi Renziano – ma non vorrò fare la fine dei capponi di Renzo». Parla poi di giochi trasversali in città aggiungendo che Giuliante non è il suo antagonista, ma altri.

«La gestione non è stata dilettantistica – spiega Cialente – si tratta solo di un lavoro molto complicato. Non poteva mancare il cenno al censimento e alla necessità di andare a sfrattare quel 20% che non ha risposto all’appello. Saranno risparmiati solo i residenti indigenti. Il sindaco ha poi lanciato un altro problema legato ai cittadini con case originaria Ater classificate B ora ospitati nei progetti case. L’Ater – ha spiegato – non vuole occuparsene, ma noi non possiamo continuare a sborsare soldi per queste persone. Dovremo risponderne alla Corte dei conti».