Sciopero dell’Arpa: le ragioni

26 novembre 2013 | 19:23
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Sciopero dell’Arpa: le ragioni

Nell’illustrare le ragioni dello sciopero la Filt Cgil sottolinea che «i freddi e incontestabili numeri dei bilanci pubblici degli ultimi anni stanno lì a rappresentarci un’impresa pesantemente indebitata e con perdite di esercizio in costante e progressivo aumento tali da pregiudicare lo stesso capitale sociale che ammonta a 8 milioni 990mila euro. Un trend negativo – si legge in una nota – che peraltro, sembra non arrestarsi ed andare nella stessa direzione anche per l’anno in corso».

Il sindacato parla di perdite di esercizio, tra il 2010 e il 2012, pari ad oltre 10 milioni di euro. «Dati – dice la Filt – che vanno ad aggiungersi alla pesante situazione debitoria nei confronti di banche e fornitori. Cifre e numeri da capogiro sulle cui responsabilità abbiamo solo certezze: il pesante dissesto di Arpa è riconducibile principalmente a coloro che hanno amministrato e guidato l’impresa in questi tre anni».

«Il conto decisamente negativo del loro operato – sostiene ancora il sindacato – è stato pesantemente fatto pagare ai dipendenti, attraverso il taglio di cento posti di lavoro e la contestuale riduzione del costo della manodopera ridimensionatosi, solo nell’ultimo anno, di quasi due milioni di euro. Tutto questo mentre quegli stessi amministratori erogavano indecorosamente ai dirigenti aziendali cospicui premi legati ai risultati. Sulla scia di quanto accaduto a Genova – dicono alla Filt – il 40% delle aziende di trasporto locale, delle 1150 presenti, può portare i libri in tribunale perché tecnicamente fallite. Abbiamo l’urgente obbligo di capire direttamente dalla Regione Abruzzo se anche Arpa Spa sia tra queste. Chiediamo pertanto all’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra – concludono – di attivare con le organizzazioni Sindacali un tavolo specifico di confronto».