Impianti Gran Sasso, torna Cordeschi

27 novembre 2013 | 15:47
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Impianti Gran Sasso, torna Cordeschi

di Antonella Calcagni

L’ingegner Marco Cordeschi tornerà a dirigere gli impianti del Gran Sasso dopo aver partecipato al concorso bandito dal Centro turistico. Si tratta di un grande ritorno dell’ingegnere, che era andato via dalla stazione sbattendo la porta e denunciando in conferenza stampa tutta una serie di disfunzioni sulla gestione della spa del comune. Aveva peraltro anche presentato una ingiunzione per parcelle non liquidate, sfociata nel pignoramento delle somme attingendo dagli incassi della biglietteria.

«Mi hanno già fatto la nomina – ha spiegato Cordeschi – prima di assumere servizio, tuttavia devo risolvere il contenzioso che ho con il Centro turistico e con il Comune dell’Aquila per compensi non liquidati. Proprio qualche giorno fa è stata celebrata la prima udienza di un procedimento che probabilmente chiuderemo con una transazione».

Al concorso, oltre a Cordeschi, hanno partecipato anche un ingegnere di Milano escluso per mancanza dei requisiti e il direttore uscente, Dino Pignatelli, anch’egli escluso, secondo quanto riferito da Cordeschi, per difetto di requisiti. Non avrebbe avuto 5 anni di esperienza nella gestione della stazione come direttore di esercizio, come contrariamente lo stesso avrebbe affermato. Proprio su questo punto l’ingegner Cordeschi ha riferito di aver presentato un esposto all’ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila contro Pignatelli.

Dunque, perché tornare dopo aver sbattuto la porta? «Per me è un lavoro come un altro – spiega Cordeschi – Ovviamente il vantaggio è che si trova nella città in cui vivo. La mia intenzione è limitare questa volta le mie mansioni all’incarico di direttore di esercizio senza andare a tirarmi dentro la Babilonia degli altri problemi». Ma Cordeschi sa a priori che non sarà facile rimanere distaccati alla luce del fatto che il Centro turistico è in continua emergenza e che Invitalia non è ancora entrata nel pacchetto azionario e chissà se mai si deciderà. Ci sono poi i problemi contingenti del personale che non è ancora stato destinato alla funivia. Su questo punto l’assemblea sindacale dovrebbe tenersi oggi, mentre per domani è in programma una seduta del Cda. Insomma, direttore vecchio, problemi vecchi. Cordeschi troverà la stazione così come l’ha lasciata. «In una condizione ben peggiore», ci tiene, invece, a sottolineare.