Cronaca

Maltempo killer

Il maltempo, dopo l'alluvione ed i morti in Sardegna, continua a causare disagi e a ha fatto anche due vittime, una in Calabria e l'altra nelle Marche.

In Calabria le temperature rigide degli ultimi giorni hanno anche provocato un caso doppiamente drammatico perché il freddo è stata la causa della morte di una persona, ma anche perché la vicenda cela un significativo risvolto sociale considerato che la vittima è un immigrato, di 31 anni, di nazionalità liberiana.

L'uomo era costretto a dormire in auto: giunto a San Ferdinando per lavorare come stagionale nella raccolta degli agrumi, non aveva trovato posto nella tendopoli.

Nelle Marche invece a causa del ghiaccio sulle strade una donna, di 45 anni, é morta in un incidente d'auto stamattina in contrada Vallemaria di Falerone. La donna era a bordo di un'utilitaria quando un Suv senza controllo, probabilmente a causa del ghiaccio sulla strada, ha impattato violentemente l'auto su cui viaggiava. Gravissimo anche il marito della donna.

L'immigrato deceduto in Calabria invece si era già sentito male nella tarda serata di ieri. I suoi amici avevano chiamato il 118. Giunti sul posto dopo circa un'ora, secondo il racconto fornito dai suoi connazionali, i sanitari gli avevano praticato un'iniezione e se n'erano andati, garantendo comunque che sarebbero tornati entro un'ora per assicurarsi delle sue condizioni.

In realtà non si sono sono più visti. L'immigrato alle quattro di stamattina ha avuto un nuovo malore. I compagni lo hanno portato così nell'ospedale di Gioia Tauro, dove però è giunto cadavere. La Procura della Repubblica di Palmi ha aperto un'inchiesta in primo luogo per accertare le cause della morte dell'immigrato e verificare se per il suo decesso non siano stati determinanti non solo il freddo e le condizioni ambientali disagiate in cui viveva, ma anche eventuali patologie di cui poteva essere affetto.

Ma i magistrati vogliono anche accertare eventuali responsabilità da parte del personale del 118, che potrebbero non avere adeguatamente valutato le condizioni dell'uomo, non disponendone l'immediato ricovero in ospedale. A questo ci sono da aggiungere le eventuali responsabilità legate alla mancata sistemazione dell'immigrato nella tendopoli di San Ferdinando, che, pur avendo la disponibilità di 500 posti, era al completo.

I giocatori della squadra di calcio del Coa Bosco di Rosarno, composta da immigrati di colore, ha deciso di scendere in campo sabato, in occasione del prossimo impegno casalingo, con la fascia nera al braccio in segno di lutto. Oggi, comunque, ci sono stati altri problemi in varie regioni provocati dal maltempo. La storica abbazia di Santa Maria a Mare, nell'isola di San Nicola dell'arcipelago delle Tremiti, è stata colpita e danneggiata da un fulmine. I danni subiti dal monumento sono stati notevoli. Il fulmine, infatti, ha divelto un crocefisso e danneggiato in modo grave la facciata. Sempre nella giornata odierna c'è stata una coda drammatica del nubifragio in Sardegna.

Nell'ospedale di Cagliari è morta Luisa Spanu, l'insegnante di 42 anni che il 18 novembre, mentre tornava a casa in auto, era finita fuori strada a causa di un ramo caduto al centro della carreggiata ed era entrata in coma. I suoi organi, dopo l'autorizzazione da parte dei familiari, sono stati espiantati per essere donati.