Tumori pelle, allarme basalioma in Abruzzo

28 novembre 2013 | 16:45
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Tumori pelle, allarme basalioma in Abruzzo

Quasi tremila abruzzesi sono colpiti ogni anno dal carcinoma basocellulare o basalioma che è il tumore della pelle più diffuso, con il numero di nuovi casi diagnosticati che aumenta al ritmo costante del 10%. La grave malattia colpisce circa 10 milioni nel mondo, di cui 120mila italiani.

Il basalioma, nei casi più gravi, può causare la deturpazione del viso ed essere una malattia fortemente invalidante a livello sociale visto che una persona può arrivare a «sentirsi un mostro e non riuscire più a guardarsi allo specchio. Nascondersi e isolarsi, smettere di frequentare i propri amici e perdere il lavoro». Molti camuffano la propria malattia con bende, cappelli e indumenti. È una vita a metà quella che emerge dall’indagine “Basalioma, sotto la maschera“, condotta da Gfk Eurisko e promossa da Roch.

«Il carcinoma basocellulare – spiega Paolo Ascierto, direttore dell’Unità Oncologica Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli Fondazione G. Pascale – è in assoluto il tumore più diffuso, è circa 10 volte più frequente del melanoma, eppure non se ne parla. È sì un tumore buono, che nella grande maggioranza dei casi può essere rimosso chirurgicamente con facilità, ma quando insorge in certe zone del corpo difficili da trattare, può avanzare, diventando aggressivo e ‘cattivo’, fino a provocare delle profonde e devastanti lesioni che possono sfigurare il paziente, portando alla perdita della funzionalità degli organi interessati o risultando fatali. Oggi per questi casi avanzati c’è un nuovo trattamento a target molecolare che va ad agire su un circuito molecolare alterato nel 90% circa dei casi di basalioma».

«Nei rari casi di carcinoma basocellulare in stadio avanzato – commenta Ketty Peris, direttore della Clinica Dermatologica dell’università degli Studi dell’Aquila – sono sempre presenti importanti risvolti psicologici e una vita sociale fortemente compromessa. In questi casi, i pazienti hanno paura di farsi vedere perché si vergognano delle proprie lesioni cutanee, ma questo comportamento può rivelarsi un circolo vizioso: il nascondersi e il trascurarsi sono a loro volta, infatti, uno dei motivi per cui spesso si arriva a una forma avanzata. In molti casi i pazienti si nascondono anche dai propri familiari, tendono a bendarsi e a camuffarsi con berretti o garze».