
«Nonostante l’iniziale intenzione di non alimentare polemiche, considerato che nessuna presa di posizione è stata assunta dal Centro Turistico del Gran Sasso, l’ingegner Pignatelli si vede costretto a rispondere alle esternazioni dell’ingegner Cordeschi, non solo al fine di ristabilire la verità dei fatti ma anche a tutela della propria reputazione personale e professionale». Comincia così la lettera divulgata dall’avvocato Fabio Alessandroni, per conto dell’ingegner Dino Pignattelli, in risposta ad alcune dichiarazioni rilasciate dall’ingegner Marco Cordeschi.
Pomo della discordia l’articolo (e le prese di posizione ivi contenute) pubblicato il 27 novembre sul Capoluogo dal titolo ‘Centro turistico il ritorno di Cordeschi’. Cordeschi imputava a Pignatelli di aver partecipato al concorso bandito dal Centro per il posto da direttore senza avere i requisiti necessari. Non avrebbe infatti avuto, secondo Cordeschi, i cinque anni di esperienza nella gestione della stazione come direttore di esercizio, tant’è che Cordeschi ha riferito anche di aver presentato un esposto all’ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila contro lo stesso Pignatelli.
«Secondo l’ingegner Cordeschi – si legge – il Direttore di esercizio uscente Pignatelli sarebbe stato escluso dal “concorso” per la nomina del nuovo Direttore degli impianti di Campo Imperatore per difetto di requisiti, in quanto non avrebbe avuto cinque anni di esperienza nella gestione della stazione come direttore di esercizio, come contrariamente lo stesso avrebbe affermato. Le affermazioni rese sono assolutamente destituite del benché minimo fondamento. Infatti, deve essere precisato che l’ingeger Cordeschi è stato indicato come vincitore del bando per l’assegnazione dell’incarico di Direttore di Esercizio solo a seguito della mancanza, in capo al primitivo vincitore Barbera, del requisito della residenza in loco. Deve essere precisato che, escluso Barbera, l’Ingegnere Cordeschi è stato prescelto solo grazie ad una migliore offerta economica; che, nella valutazione dei requisiti professionali, Pignatelli è stato dichiarato indiscusso vincitore del bando, avendo riportato il più alto punteggio in graduatoria rispetto a tutti gli altri concorrenti e che, in ogni caso, la graduatoria finale sarà impugnata nella sede giudiziaria da Pignatelli per una serie di incomprensibili (e contestate) valutazioni operate dalla Commissione incaricata dal Ctgs (Centro turistico Gran Sasso), in ordine al principio comparativo per la valutazione dei requisiti tecnici desumibili dai curricula dei candidati, del tutto disatteso in tutto favore delle sole offerte economiche migliori».
«Deve essere inoltre – continua l’avvocato – rimarcata la correttezza delle dichiarazioni rese dall’Ingegner Pignatelli in merito al possesso del requisito dei cinque anni di “esperienza” maturata (così come richiesto dal bando, senza alcuna precisazione al riguardo della ripartizione aziendale interna dei ruoli apicali) nella gestione della stazione come direttore di esercizio, come provano ampiamente gli atti di convenzione sottoscritti a suo tempo con il Ctgs (con cui si affidava a Pignatelli l’incarico di “Direttore Tecnico e Direttore di Esercizio degli impianti gestiti dall’Azienda”, con compiti di supervisione su tutte le attività della stazione e di coordinamento dei capi servizio degli impianti), atti a disposizione di chiunque intenda visionarli, Ordine degli Ingegneri compreso. Gioverà precisare che la contestazione avanzata da Cordeschi non è stata presa in considerazione dalla Commissione di valutazione del Centro Turistico del Gran Sasso che non ha potuto ignorare il bagaglio professionale ben più significativo di quello di Cordeschi».
«Nel corso dei molteplici anni di servizio l’Ingegner Pignatelli ha ampiamente maturato, quale gestore della stazione sciistica aquilana, l’esperienza richiesta per tutti gli impianti gestiti dall’Azienda. Di contro, sarà bene sottolineare, ancora una volta, che l’Ingegner Cordeschi è stato indicato come vincitore solo grazie alla offerta economica più bassa proposta dallo stesso Cordeschi.
Offerte le doverose precisazioni che precedono, l’Ingegner Pignatelli, amareggiato dalle gratuite e lesive affermazioni pubblicate, che ne hanno messo in discussione la professionalità, intende, mio tramite, promuovere azione risarcitoria nei confronti del Centro Turistico del Gran Sasso, proprio per le erronee valutazioni cui è pervenuta la Commissione di concorso. Resta fermo, infine, che l’Ing. Pignatelli si riserva ogni opportuna azione nella sede legale, non esclusa quella penale, nei confronti dell’Ing. Cordeschi per le dichiarazioni rilasciate a “Il Messaggero”. Tutto ciò valga anche in merito all’ultima dichiarazione sullo stato degli impianti che, come risulta dalle prove funzionali eseguite, sono in perfetto stato, tant’è che la gratuita affermazione della “condizione ben peggiore” in cui verranno ritrovati non trova alcuna giustificazione né fondamento, tenuto conto che tutti i difetti lasciati in eredità a Pignatelli sono stati risolti in virtù delle prescritte revisioni, tuttora in corso di esecuzione. Dunque, le affermazioni rese da Cordeschi in merito alle condizioni degli impianti, rese peraltro prima di prendere effettivamente possesso degli impianti, appaiono pretestuose e volte a creare solo allarmismi inutili ed ingiustificati, che in quanto tali vanno fermamente respinte e restituite al mittente».