Ricostruzione, arriva il Mic

29 novembre 2013 | 17:20
Share0
Ricostruzione, arriva il Mic

di Antonella Calcagni

Ci sarà la scheda parametrica (Modello integrato del cratere, Mic) sotto l’albero di Natale dell’ufficio speciale del cratere. A metà dicembre, e con la benedizione degli ordini professionali, anche i progettisti dei comuni potranno presentare progetto e scheda parametrica in un’unica fase. Si tratterebbe un documento più snello rispetto a quello utilizzato dal capoluogo che, grazie ad un protocollo d’intesa siglato ieri, fra ufficio speciale del cratere e direzione regionale Beni culturali, prevede una integrazione del contributo rispetto al costo base di riparazione degli edifici in presenza degli elementi di pregio che sono stati codificati nelle linee guida di imminente redazione.

Gli incrementi, ha spiegato il direttore Mibac, Fabrizio Magani vanno fino ad un massimo del 60% complessivo. Fra gli elementi che costituiscono una quota aggiuntiva per il privato ci sono anche gli aspetti paesaggistici, come le corti, le scale, gli archi e perfino i rinvenimenti archeologici. Tutti coloro che hanno già presentato i progetti potranno convertirsi alla parametrica, mentre chi opta per demolizione e ricostruzione, ove il piano di ricostruzione lo preveda, perderà le integrazioni per il pregio.

Il coordinatore dei comuni del cratere, Emilio Nusca ha sottolineato l’apporto nella predisposizione della Mic dell’università la Sapienza e della facoltà di architettura di Pescara. «L’obiettivo – ha aggiunto – è il recupero di alta qualità del patrimonio del territorio, assicurando il giusto equilibrio fra restauro e sicurezza. È una operazione culturale che guarda la futuro».

Il direttore Magani ha sottolineato il nuovo ruolo del Mibac che «non può essere solo teso al rispetto dei vincoli dicendo dei no, siamo invece nel binario della coesione e dell’integrazione con le comunità locali. Il vero valore del territorio è il suo paesaggio». Magani ha aggiunto di aver impegnati tutti i fondi portando a compimento gli impegni presi.

Dal canto proprio il direttore dell’Ufficio speciale per il cratere, Paolo Esposito, ha presentato l’ultimo report aggiornato del lavoro svolto. Sono 24 i comuni in cui il piano di ricostruzione è stato adottato, la proiezione dell’ufficio è di approvare tutti i piani entro l’estate dal 2014 per un totale di 3,6 miliardi per la ricostruzione privata e 0,9 miliardi per quella pubblica. Sono poi 1.440 le pratiche trasferite dai comuni agli Utr (del valore di 443 milioni di euro) di cui 437 in lavorazione. Il cratere necessiterà entro il primo trimestre del 2014 di 950 milioni di euro.