Altro ministro alla ricostruzione cercasi

30 novembre 2013 | 16:23
Share0
Altro ministro alla ricostruzione cercasi

di Antonella Calcagni

«La premiata ditta Cialente-Pezzopane ha prodotto una schifezza di legge di Stabilità. I soldi ottenuti non basteranno neanche per completare i cantieri aperti». Il giudizio di Giorgio de Matteis e dei suoi è durissimo all’indomani dell’approvazione della manovra.

Per Emanuele Imprudente il messaggio è chiaro: «La legge di stabilità ha certificato che questo governo e il ministro Carlo Trigilia sono disinteressati all’Abruzzo e al cratere». Un concetto su cui sembra essere d’accordo anche il sindaco Massimo Cialente dopo aver verificato che molti degli emendamenti a firma della senatrice Pezzopane, fra cui quello sul rinnovo dei precari, ha avuto il parere negativo proprio del ministero per la Coesione che ha in carico la ricostruzione.

«Il ministro Trigilia non sa più niente dell’Aquila – ha tuonato Cialente – è necessario un chiarimento definitivo altrimenti meglio cambiare tutor». In sostanza per il sindaco è ora che la ricostruzione cambi ministro.

Intanto, Daniele Ferella rintuzza: «nel 2014 non partiranno nuovi cantieri perché i soldi non bastano, mentre quelli aperti rischiano di restare appesi. La verità è che hanno fatto aprire il doppio dei cantieri senza avere i soldi per le annualità  successive». Giorgio De Matteis non ha dubbi: «la città è passata nel dimenticatoio» e ricorda la proposta inascoltata di attingere risorse dall’Emilia.

Il Pd continua, invece, a vedere il bicchiere mezzo pieno su quanto ottenuto con la legge di Stabilità in ogni caso, spiega il segretario Stefano Albano, la mobilitazione non è finita e le bandiere nero verdi resteranno dove sono. La senatrice Stefania Pezzopane ha sottolineato la vicinanza del Pd alla battaglia per L’Aquila. «Più di 600 milioni di euro aggiuntivi al miliardo e 200 milioni non si potevano ottenere» sostiene. Si tratta di fondi che scaturiranno anche dal taglio del finanziamento ai partiti, bocciate le accise.

Per Lolli, Cialente e Pezzopane è necessario reperire almeno 700 milioni di euro per il 2014. La partita si giocherà presto con il rientro dei capitali dalla Svizzera. Da non sottovalutare per il Pd il via libera della Tesoreria a usare il miliardo e 800 milioni disponibile in base al tiraggio della cassa.