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di Claudia Giannone
«Una partita da dimenticare. Un gioco che ha lasciato a desiderare. Il Gubbio ha fatto la propria partita, L’Aquila ha lasciato tutto nelle mani degli avversari». Parla il mister rossoblù Giovanni Pagliari, consapevole dell’occasione sprecata e della prestazione deludente dei suoi.
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«Con squadre come il Gubbio non bisogna prendere goal – ha esordito l’allenatore – altrimenti gli avversari chiudono la difesa in undici ed è difficile giocare. Possono esserci delle attenuanti, ma secondo me abbiamo giocato male. Oggettivamente, in tutte le altre partite abbiamo creato cinque o sei palle goal, mentre oggi no. Dobbiamo essere onesti. Il Gubbio ha giocato meglio, noi abbiamo giocato peggio. Io faccio, come sempre, i complimenti al gruppo, perché fino alla fine ci ha provato».
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Riguardo la scelta di non convocare neanche come riserva Saveriano Infantino, il mister risponde con tono secco e deciso.
«Infantino? Io faccio due scelte: tecniche e comportamentali. Non c’è altro da dire. Lo faccio per il bene del gruppo e dell’Aquila Calcio. Sono le stesse regole per tutti».
Il prossimo match, quello contro la Nocerina, sarà un incontro davvero particolare. La società rossonera sta attraversando un periodo del tutto fuori dalla normalità, con partite rinviate, incontri persi a tavolino o disputati lontano dal proprio stadio. Ancora non si sa quale sarà la decisione presa per lo scontro casalingo contro i rossoblù.
«Dobbiamo pensare a noi – ha terminato mister Pagliari – come abbiamo sempre fatto. Per me l’importante è tenere la testa bassa e lavorare. I problemi degli avversari non sono cose che ci riguardano. Oggi è stata una battaglia persa, ma noi dobbiamo pensare a vincere la guerra».