
di Alessia Lombardo
Prosegue l’impegno in prima linea del Panathlon Club L’Aquila in merito alla questione dell’impiantistica sportiva del post-sisma.
Dopo aver brindato all’inaugurazione della propria sede nel mese di ottobre, il service club aquilano, presieduto dal presidente Fulgo Graziosi, in occasione dell’incontro di novembre ha organizzato un dibattito per fare il punto sui campi alla presenza dell’assessore Comunale allo Sport, Emanuela Iorio, accompagnata dall’ingegnere Comunale Dino Tarquini.
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Complice il lutto che ha colpito pochi minuti prima il presidente in carica (la scomparsa dell’amata sorelle Elisa), a moderare il dibattito è stato il vice presidente Demetrio Moretti, assieme al past-president Francesco Aloisio.
L’interessante dibattito, alla presenza dei soci panathleti e di numerosi esponenti societari di varie discipline, ha visto come premessa la distinzione fra sport di alto livello e sport per tutti, di notevole importanza in una fase di ricostruzione di un’identità dopo il sisma. Da non sottovalutare neanche – cosa che è quasi sempre accaduta nella nostra città – la capacità di economia legata allo sport.
Il Capoluogo d’Abruzzo dal 6 aprile 2009 si inserisce come principale cantiere d’Europa anche dal punto di vista dell’impiantistica sportiva. Le delucidazioni dell’assessore Iorio sono arrivate in primis sulla pista di atletica di Piazza d’Armi, caratterizzata da 8 corsie.«Ci sarà l’opportunità di ospitare dei meeting internazionali – ha spiegato – ci sarà inoltre l’abbattimento dei costi di gestione per l’acqua e per l’elettricità».
Oltre alla pista d’atletica, la zona di Piazza d’Armi vedrà la realizzazione del campo sintetico di rugby ma polivalente, gli spogliatoi e uno skatepark, grazie agli oltre 50mila euro raccolti dagli ultras. A novembre 2014 l’intervento dovrebbe essere terminato.
I condizionali sono d’obbligo soprattutto stando ai ben noti ritardi dello stadio di Acquasanta, che sarà destinato all’Aquila Calcio il prossimo anno.
Nel quadro economico restano ancora un milione e quattrocentosessanta mila euro. Riguardo il campo esterno per gli allenamenti, l’antistadio vedrà l’impegno del club rossoblù del patron Corrado Chiodi.
La Iorio ha anche parlato di un piccolo intervento da effettuare per l’agibilità totale del ‘Fattori’.
Buone notizie per il calcio minore, con numerosi campi che vedono il work in progress.
La struttura di San Gregorio, inaugurata a fine 2011, necessita di tribuna e servizi igienici; i lavori inizieranno a marzo ed il termine è previsto nell’agosto 2014.
Il campo di Monticchio, ultimato, avrà la tribuna nel luglio 2014.
Sui campi da realizzare Aragno ha visto un investimento di circa 100 mila euro; per Paganica sono state ultimate le procedure per gli espropri e mentre quello di Arischia è stato finanziato.
L’altro lato della medaglia, che ha fatto sobbalzare dalla sedia appassionati di altri sport, sta nel fatto che a fronte dell’investimento complessivo di 10 milioni di euro stanziati, 5 milioni sono stati destinati soltanto al calcio.
A farne le spese i vari sport “minori”, misconosciuti o semplicemente discipline meno praticate, per non parlare delle opportunità pari a zero di fare sport per i diversamente abili.
Lo sport non può prescindere dalle scuole e nell’arco del dibattito sono emerse varie problematiche legate alle palestre scolastiche. Su tutte la sempre nota mancata regolarità della palestra dell’Ipias.
Richiesto dagli astanti il ripristino del velodromo e del museo dello sport, ovviamente al momento al palo per carenza di fondi.
In attesa di eventuali sorprese in merito a una potenziale legge quadro del Governo riguardo gli impianti sportivi L’Aquila, che ha ben impressionato nei mesi scorsi il presidente del Coni Giovanni Malagò, non deve perdere di vista gli aspetti economici legati alla manutenzione.
Al taglio del nastro infatti la partita è appena iniziata.
L’impiantistica e la manutenzione della stessa sono le premesse minime per far crescere un potenziale “campione” che possa portare alti i colori della città.
Il tiro si alza poi se per coronare il sogno di ospitare gare internazionali occorrerà adibire una struttura di 20mila posti.