
di Roberta Galeotti
Sono state presentate le liste per il congresso del Partito Democratico del prossimo 8 dicembre.
Tra veleni e polemiche sono state stilate le liste per il prossimo congresso ed individuati i capolista di ogni mozione. In proporzione agli elettori scatteranno i quorum per i rappresentanti del territorio nell’assemblea nazionale; la provincia dell’Aquila dovrebbe eleggere 4 rappresentanti complessivamente.
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A dispetto delle aspettative il meno innovativo e il più deludente è stato proprio il rottamatore Renzi che in Abruzzo, come nel resto d’Italia, ha dato spazio ai parlamentari e alla vecchia potente nomenclatura.
Nella sua lista aquilana spicca al primo posto, infatti, la senatrice Stefania Pezzopane, seguita dal consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio.
Confermata la linea politica territoriale di Civati che ha scelto come rappresentante della sua lista aquilana Paolo Della Ventura, coordinatore regionale e seguace del ‘Pippo’ d’Italia da oltre due anni.
Innovativa e di rottura, invece, la lista Cuperlo che, a dispetto di tutte le aspettative ha lasciato che il partito aquilano, condotto dal giovane segretario Stefano Albano, presentasse la lista che meglio esprimesse l’identità del territorio provinciale.
E proprio quattro giovani democratici sono l’espressione del nostro territorio provinciale della mozione Cuperlo: Stefano Albano, aquilano di 25 anni; Giulia Lorenzo, avezzanese di 27 anni; Stefano Mikulak, trentenne di Castel di Sangro, e Carla D’Amore, trentacinquenne di Campo di Giove.
I quattro giovani democratici non sembrano essere l’espressione diretta dei soliti ‘capo bastone’.
Alquanto deludente l’opera rottamatrice del nuovo [i]one man show[/i] della sinistra, Matteo Renzi che sembra abbia centralizzato a Firenze la scelta dei suoi capolista, avocando a sè l’ok finale per il posto.
Renzi dovrà spiegare ai rinnovatori del centro sinistra questa oscura operazione politica, tipica della peggiore tradizione dei caminetti ‘sinistri’.
«Abbiamo scelto tra gli attivisti dei giovani democratici del nostro territorio – ha spiegato Stefano Albano -. Cuperlo ha lasciato ampio mandato ai territori».
«Sono saltati tutti i presupposti della battaglia» ha spiegato Americo Di Benedetto, primo sostenitore di Renzi in provincia uscito dalla mozione per protesta. «Il metodo tanto contestato da Matteo Renzi – ha concluso Di Benedetto -, è stato addirittura peggiorato dal nuovo rottamatore. Non c’è stata condivisione nella scelta delle liste e, al contrario dei suoi proclama contro le correnti, nella mozione Renzi ci sono 4 sotto correnti».
L’appuntamento con i sostenitori del Pd aquilano con Gianni Cuperlo è stato rinviato.