
Si chiama Greta Cipolla e ha 13 anni e 11 mesi. E’ lei la giovane di Rivisondoli chiamata a impersonare il ruolo della Madonnina nella 63esima edizione del presepe vivente. Sono passati ormai 30 anni dall’ultima volta che una ragazza del paese è stata scelta per rappresentare l’importante ruolo. Una decisione fortemente voluta dal Parroco Don Daniel Cardenas e dalla comunità cristiana di Rivisondoli, «nel rispetto del Vangelo e della storia», ma anche per coinvolgere i giovani del territorio dell’Altopiano delle Cinque Miglia.
{{*ExtraImg_176330_ArtImgRight_300x450_}}Nell’omelia in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Don Daniel ha ricordato che «i giovani sono come un germoglio di speranza che deve spuntare e crescere nei nostri cuori». «Il nostro – ha aggiunto – é un territorio bellissimo, non solo per lo splendido paesaggio che ci circonda, ma anche per la bellezza interiore delle persone. Un territorio che deve restare unito per difendere e far crescere questi ragazzi nell’amore e nella parola di Dio. É in questa direzione che va la 63esima edizione del Presepe vivente».
San Giuseppe sarà impersonato da un giovane di Pescocostanzo, Francesco di Giacomo di 17 anni, mentre vestiranno i panni della Madonnina dell’Annunciazione e dell’Arcangelo Gabriele, rispettivamente Naomi Di Sanza, 14 anni e 11 mesi di Roccaraso e Seleste Bernabei, 15 anni di Pietransieri, frazione di Roccaraso dove, nel bosco dei Limmari, nel novembre del 1943 furono trucidate dai tedeschi 128 persone, quasi tutte donne e bambini. L’edizione di quest’anno del presepe vivente, nel 70esimo anniversario della strage, vuole portare un messaggio di pace e di fratellanza nel segno del ricordo di quei martiri che hanno contribuito alla conquista della libertà e della democrazia. «Il presepe vivente di Rivisondoli – ha spiegato Don Daniel – nasce subito dopo la guerra e in quel contesto diventó un messaggio di speranza. E’ la speranza che noi uomini di questi tempi dobbiamo donare al mondo».
{{*ExtraImg_176331_ArtImgRight_300x192_}}Il Bambinello, come vuole la tradizione fin dalla prima edizione, che si svolse nel 1951, sarà impersonato dall’ultimo nato di Rivisondoli che quest’anno è Matthias Ferrara di soli due mesi e mezzo. «É un onore per noi partecipare con nostro figlio a questa Sacra rappresentazione – affermano i genitori del bambino, Paola e Diego – far parte di un pezzo di storia del paese ci inorgoglisce».
«Sono orgogliosa perché dopo tanti anni é stata scelta una Madonnina di Rivisondoli – afferma Greta – un ruolo così sacro mi emoziona e mi rende felice. Come ogni anno gli organizzatori del Presepe vivente vogliono rinnovare l’edizione e quest’anno lo hanno fatto scegliendo giovanissimi che frequentano la parrocchia, perché noi siamo il futuro». L’appuntamento è per il 5 gennaio, alle 18, nella Piana di Piè Lucente.