La stangata della Tares: 305 euro a famiglia

13 dicembre 2013 | 19:26
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La stangata della Tares: 305 euro a famiglia

Lunghe file in banca oggi per il pagamento della seconda rata dell’Imu, mentre si prepara una nuova stangata per le famiglie italiane dalla Tares, la tassa sui rifiuti e i servizi.

Lunedì scade il termine per il pagamento dell’Imu sulla seconda casa (e sugli altri immobili che non sono prima casa) e oggi, secondo quanto riferisce la Fisac-Cgil, in numerose filiali sul territorio nazionale si sono verificate file agli sportelli.

E le attese si sono prolungate, spiegano alla Uilca, perché in molti casi le aziende hanno chiesto ai dipendenti di prendere le ferie accumulate entro il mese di dicembre nonostante le scadenze che si concentrano in questo mese, lasciando gli uffici sguarniti. E se l’Imu, almeno per il 2013, non sarà dovuta per la prima casa il vantaggio rispetto al 2012 rischia di essere azzerato dall’aumento della Tares che peserà, secondo calcoli della Uil, 305 euro a famiglia con un aumento del 35,4% (80 euro) La Tares, secondo i calcoli Uil, porterà nelle casse pubbliche 9,9 miliardi di euro a fronte dei 7,6 miliardi di euro del 2012, con un incremento di 2,3 miliardi di euro (il 30,3%), di cui 1,2 miliardi di euro per pagare i servizi indivisibili dei Comuni (addizionale di 30 centesimi al metro quadro).

«Ad oggi – spiega il segretario confederale Uil, Guglielmo Loy, 89 città sulle 90 che hanno pubblicato le tariffe sui propri siti internet hanno deciso aumenti rispetto allo scorso anno, mentre soltanto in una città (Varese) la tassa è stata diminuita del 2,9%. Il campione, per il quale sono stati calcolati gli importi della Tares, si riferisce alle utenze domestiche di una famiglia con quattro componenti e appartamento di 80 metri quadri, compreso il tributo provinciale ambientale (dall’1% al 5%) e i 30 centesimi al metro quadro di addizionale per la parte servizi».

L’aumento percentuale più alto si registra a Pescara (+140,9%); Trapani (+121,6%), Reggio Calabria (+121,1%), Cagliari (+113,9%) e Catanzaro (+106,2%). L’aumento assoluto più consistente è a Reggio Calabria (+291 euro) seguita da Cagliari e Trapani (276 euro).

Tra le città capoluogo di Regione quella che ha la media Tares più alta è Cagliari con 519 euro medi a famiglia seguita da Napoli con 485 euro mentre a Perugia si pagheranno 354 euro. A Milano si pagheranno 348 euro (+37,5%), a Venezia 347 euro, (+6,7%), a Roma 335 euro (+7,7%), a Torino 332 euro, (+54,4%), a Palermo 315 euro (+49,9%).

A Firenze si pagheranno 260,25 euro con un aumento del 42,9%. «Se sommiamo gli aumenti della Tares con quelli delle Addizionali comunali Irpef – avverte Loy – il rischio è, soprattutto per i lavoratori dipendenti e pensionati, non solo di non aver benefici dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa ma anche di non avere il sollievo necessario dalle mini detrazioni Irpef stabilite in Legge di stabilità».